Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Lega, un tatuaggio neofascista sul braccio del segretario a Bologna. Lepore: "E' ora che Salvini faccia pulizia"

BOLOGNA - Un tatuaggio d'ispirazione neofascista sul braccio del nuovo segretario della Lega a Bologna, Cristiano Di Martino. Sull'avambraccio ha un dente di lupo, uno dei simboli runici utilizzati dalle Ss tedesche (vietato ora in Germania), sovrastato da un pugno che regge un martello, simbolo di Terza Posizione, movimento eversivo attivo in Italia tra gli anni '70-'80.

A sollevare il caso è il Corriere di Bologna al quale l'esponente del Carroccio spiega: "Non ho mai fatto parte di quel gruppo, ho fatto quel tatuaggio da ragazzino perché mi è sempre piaciuta la mitologia nordica. Quando ho fatto quel tatuaggio, a 16 anni, neanche sapevo cos'era Terza Posizione", precisa. Il pugno con il martello? "Sono sempre stato appassionato di fumetti, mi piace Thor".

"Ci sono in giro segretari con la croce celtica e io devo essere messo in croce per un tatuaggio dell'86? A volte in gioventù si fanno cose che magari nel corso degli anni si potevano fare in maniera diversa, ma non ho mai avuto nulla a che spartire con certi mondi", sottolinea. Romano, Di Martino è in Emilia-Romagna dal 2010 ed è stato consigliere provinciale del Pdl a Ferrara. In questa veste nel 2011 partecipò a un evento promosso da Casapound al fianco di Gabriele Adinolfi, membro fondatore di Terza Posizione.

Lepore: "Troppi fascisti finti tonti"

Dura la reazione del sindaco Matteo Lepore: "Salvini deve fare un po' di pulizia nel suo partito anche perché di fascisti finti tonti ne abbiamo già troppi".

"Se lo potrebbe cancellare, per Bologna non è una cosa bella. Mi stupisce, speriamo che non sia un segno dei tempi in cui si sdogana tutto e di più". Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980 commenta così il tatuaggio con il simbolo di Terza Posizione di Cristiano Di Martino. In Terza Posizione militò anche Luigi Ciavardini, uno dei condannati in via definitiva per la strage della stazione, attentato che fece 85 morti e 200 feriti. "Chi ha una militanza politica - continua Bolognesi - dovrebbe sapere cos'è Terza Posizione, quali sono i suoi simboli. Non è un bel gesto".