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Libri per tutti nella biblioteca "Oltre l'handicap" di Bolzano: "Così rendiamo la lettura accessibile a chiunque, favorendo la socializzazione"

BOLZANO. Sul territorio è presente già da lungo tempo e costituisce punto d'approdo che punta ad aprire le proprie porte davvero a tutti. È la biblioteca "Oltre l'handicap" dell'associazione Aias Bolzano, in via Piacenza, nata nel 1985 per rendere la lettura un'attività accessibile (e alla portata di) chiunque.

Aias Bolzano lavora infatti dal 1966 per migliorare la qualità della vita dei giovani con disabilità e delle loro famiglie offrendo ormai da anni la possibilità ai propri ragazzi (ma anche ai non iscritti) di partecipare a differenti attività in biblioteca, come i laboratori di lettura, in grado di mostrare a chi partecipa (facendolo inevitabilmente innamorare) un mondo a molti sconosciuto, poiché apparentemente inaccessibile. 

Dignità, inclusione e rispetto. Sono queste alcune delle coloratissime parole che si leggono sulle mura interne della struttura di via Piacenza, lasciando intendere quale esperienza si voglia offrire. "Dalla lungimirante idea del professor Italo Mauro, verso la fine degli anni '80 nasceva la biblioteca "Oltre l'handicap", punto di riferimento in particolare per coloro che gravitano intorno al mondo delle disabilità e dei bisogni educativi speciali - esordisce il bibliotecario Jacopo Schiesaro a Il Dolomiti -. Proponiamo settimanalmente laboratori per i ragazzi con disabilità, avvicinandoli alla lettura grazie a 'particolari' volumi, come gli 'inbook': collaboriamo infatti con il Policlinico di Milano", sottolinea.

"La particolarità della nostra biblioteca deriva dalla volontà di rendere la lettura accessibile a tutti - precisa Schiesaro - pertanto al suo interno è possibile trovare una preziosissima raccolta di libri in formati particolari a partire dagli inbook. Libri realizzati con i simboli della 'comunicazione aumentativa e alternativa', nata per permettere a persone con difficoltà comunicative di esprimere bisogni primari ma divenuto poi linguaggio utilizzato nei volumi per narrare storie, rendendole più accessibili - rivela il bibliotecario -. Li acquistiamo da editori specializzati ma li realizziamo anche noi durante alcuni dei nostri laboratori".

Agli inbook si aggiungono "anche i silent book (albi illustrati senza parole ndr), libri tattili e libri in linguaggio Braille", prosegue. Un'esperienza, quella della lettura "a misura di tutti" che permette non soltanto di avvicinarsi a uno straordinario universo, ma anche "di socializzare, combattendo solitudine e isolamento, che spesso 'affliggono' i ragazzi con disabilità".

"La cosa bella è che molti, quando approdano per la prima volta in biblioteca non sembrano particolarmente vogliosi di interfacciarsi coi libri. Poi, tuttavia, cambiano idea, tanto che alla fine sono loro stessi a chiederci di poter leggere un altro volume", sottolinea Jacopo entusiasta. 

La biblioteca "Oltre l'handicap", benché piccola, custodisce al proprio interno non soltanto libri 'speciali' ma anche manuali destinati a insegnanti, psicologi, educatori e figure professionali che operano nel sociale, narranti il mondo della diversità ma anche dell’educazione, dello sviluppo e dell'infanzia, utili nondimeno per i familiari. Non manca inoltre una sezione dedicata ai più giovani, con libri di narrativa e titoli che permettono di approfondire il tema della diversità e soprattutto delle emozioni, e materiali ludici utili per il potenziamento delle abilità cognitive.

I progetti per il futuro? "Abbiamo iniziato a contattare differenti case di riposo del territorio - si aggiunge Andrea Di Curti, direttore di Aias - per avviare con loro una collaborazione. L'idea è quella di creare insieme agli anziani, i nostri ragazzi e il bibliotecario, un ‘inbook’, individuando una storia o un tema e realizzando infine un volume con tanto di foto, da tradurre con i simboli della comunicazione aumentativa. Progetto che - deduce - potrebbe indicativamente partire a primavera inoltrata".

"Col mese prossimo invece attiveremo uno sportello in biblioteca, dedicato a genitori ed associati - conclude Pizzato -. Lì sarà possibile trovare differenti figure professionali dell'associazione che si alterneranno, mettendosi a disposizione per fornire un servizio di consulenza su temi attuali come la sessualità, il 'dopo di noi' o le prospettive relative a una vita indipendente".