I Carabinieri della stazione di Montenero, Livorno, lo hanno identificato mentre faceva ritorno a casa.
Il 41enne – accusato in precedenza di furto di biciclette e reati contro il patrimonio – sono quindi scattati nuovamente gli arresti domiciliari.
Livorno: detenuto evade dai domiciliari
Lo hanno sorpreso mentre faceva ritorno nella sua abitazione, presso cui stava scontando gli arresti domiciliari. Sono stati i Carabinieri della stazione di Montenero, Livorno, a sorprendere in flagranza di reato un detenuto già sottoposto alla vigilanza elettronica, con il cosiddetto braccialetto elettronico.
Il 41ennne italiano – accusato in precedenza di furto di biciclette e reati contro il patrimonio – è stato quindi sottoposto nuovamente gli arresti domiciliari, dopo l’udienza di convalida. L’uomo sarà ora accusato del reato di evasione in aggiunta ai reati già ascrittigli precedentemente.
Quando i carabinieri lo hanno sorpreso in strada, nei pressi della sua abitazione, il 41enne ha spiegato di essersi allontanato per qualche minuto dalla sua abitazione per andare a comprare una bottiglia d’acqua.
Il reato di evasione: cos’è e cosa si rischia
Il reato di evasione è previsto dall’articolo 385 del codice penale e prevede una pena per il detenuto che si allontani dalla propria abitazione o dalla struttura carceraria, senza essere autorizzato a farlo.
La pena prevista per l’evasione è la reclusione da uno a tre anni. Nel caso in cui, però, l’evaso minacci o usi violenza contro altre persone o commetta un’effrazione, la pena sale da due a cinque anni. Non solo, nel caso in cui l’evaso utilizzi armi o si faccia aiutare da altre persone la pena sarò la reclusione da tre a sei anni.
In ultimo, si rappresenta che la pena prevista per il reato di cui all’art. 385 c.p. è diminuita nel caso in cui l’evaso si costituisca in carcere prima della condanna.
Notizia in aggiornamento.