Succede a Monza allo stadio Sada
Siringhe abbandonate all'ingresso e davanti alla vecchia biglietteria, l'atrio trasformato in dormitorio dove si sono accumulate bottiglie di birra e rifiuti di ogni genere trasformando lo storico stadio Sada di Monza in un luogo di bivacco, spaccio e soprattutto luogo dove i tossicodipendenti si iniettano la dose lontano da occhi indiscreti. Il tutto mentre all'interno si allenano gli atleti.
La segnalazione è arrivata alla redazione di MonzaToday da Gaetano Galbiati, direttore generale della Fiamma Monza. Galbiati già alcuni anni fa avevano denunciato il problema. Un problema che ad oggi non è stato ancora risolto. Galbiati nei giorni scorsi è ritornato nello storico stadio di via Guarenti dopo un'assenza di alcuni mesi per motivi di salute. "Quando sono arrivato è stato come tristissimo un ritorno al passato - racconta -. Non è cambiato nulla malgrado denunce e segnalazioni. La sera l'ingresso dello stadio è diventato un luogo di incontro e di bivacco di tossicodipendenti, ubriachi, persone senza fissa dimora che la mattina lasciano di tutto e di più. Bottiglie, lattine, mozziconi di sigaretta ma la cosa peggiore sono le siringhe. Siringhe in bella vista per terra, sul muretto, sotto le foglie. E poi l'ingresso trasformato in vespasiano".
Galbiati è da anni che sollecita maggiori controlli. "Non è possibile che a due passi dal centro ci sia questa vergogna - conclude -. Soprattutto in un luogo frequentato da tanti ragazzi e bambini. Non è ammissibile che quando la sera i genitori vengono a prendere i ragazzi e i bimbi si ritrovano davanti a questo schifo. Servono maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine. Passaggi di vigili, polizia e carabinieri soprattutto la sera. Il problema è noto, così come sono note le persone che bivaccano e spacciano".
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