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Manovra, le audizioni alla Camera. Giorgetti: 'Economia resiliente, riprenderà lo slancio nel 2023'

Le audizioni alla Camera sulla manovra economica alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato

Giorgetti, economia resiliente,riprenderà slancio nel 2023 - "L'andamento dell'economia continua a sorprendere in quanto a resilienza. Guardando avanti non possiamo escludere una temporanea flessione del Pil nei primi mesi a cavallo dell'anno. Tuttavia guardano più oltre, nell'ipotesi che non ci siano nuovi shock prevediamo che l'economia riprenda slancio nel corso del 2023 anche grazie all'impulso del Pnrr". Lo ha detto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio.

Bonomi, manca visione su quanto sta accadendo

- "Quello che a nostro avviso manca in questa legge di bilancio è la visione su quanto sta succedendo. Tutti siamo convinti che l'anno prossimo ci sarà un rallentamento" avverte il presidente di Confindustria, Caro Bonomi, in audizione in Parlamento. "Servono interventi anticiclici, interventi forti per sostenere la crescita, i redditi bassi e i consumi", "interventi destinati a creare punti di pil nel Paese". Non come le misure su contanti e Pos che "non sono anticiclici: non l'abbiamo mai chiesto, riteniamo che non apportino neanche un punto di Pil potenziale, neanche qualche decimale. Sono scelte politiche", scelte "elettorali". 
Per noi "è una delusione" l'intervento "risibile" sul cuneo fiscale, sottolinea il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in audizione sulla manovra di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. "Ma anche su altre misure non vediamo una attenzione alla crescita del Paese", e "ci ha colpito che non c'è nessuna attenzione al Mezzogiorno d'Italia"; "Siamo nella condizione di auspicare che la guerra in Ucraina continui per avere la decontribuzione al Sud, ed ovviamente non è nelle corde di nessuno auspicare che una guerra continui".

Uil, manca direzione di marcia, sostenere redditi - La manovra "contiene un po' di tutto e un po' di niente nel senso che presenta un insieme di misure che però mancano di una visione di fondo", avverte la Uil, in audizione di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato con il segretario confederale Domenico Proietti. "avremmo bisogno di una legge di bilancio che indichi una direzione di marcia soprattutto puntando sulla necessità di sostenere i redditi da lavoro dipendente e da pensione", dice, per far fronte ad un 2023 che si presenta "molto complesso dal punto di vista economico con un forte rischio di recessione: c'è quindi bisogno di sostenere i redditi per dare respito ai consumi". Tra i diversi punti toccati, la Uil chiede "un intervento significativo" di taglio del cuneo fiscale per "sostenere buste paghe e pensioni": su questo fronte, dice Proietti, "credo che si debba e si possa fare di più". propone anche di detassare tredicesime e aumenti contrattuali e della contrattazione di secondo livello. La Uil è critica su flat tax e condono fiscale, "l'ennesima beffa". E sul fronte delle pensioni indica che quota 103 "risponde in minima parte alle esigenze dei lavoratori precoci". E' "sbagliata l'abolizione del reddito di cittadinanza", serve il "salario minimo come "aiuto per contrastare il lavoro pagato poco". E viene rilevata, tra 'altro, una "grande assenza di interventi per il Mezzogiorno".

Cgil, non risponde a emergenze, è di corto respiro - "Per la condizione che sta attraversando il Paese, per i quadro recessivo che rischia di aprirsi nel 2023, per l'emergenza salariale e per le condizioni materiali delle persone, ci sembra che questa manovra non risponda ma abbia un tratto di corto respiro, in alcuni casi cortissimo" come per le misure di sostegno sul caro-energia che "scadono nel primo trimestre". La Cgil lo sottoliena in audizione di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato con la vicesegretaria generale Gianna Fracassi. "Si tratta sostanzialmente di proroghe di misure già contenute nei decreti aiuti" o di "misure simbolo che non servono al Paese", come sul fisco: "il giudizio è negativo sulle misure fiscali". "Riforme a pezzi o pezzettini non ci convincono", no "ai condoni". E' una manovra che crea anche "condizioni per un aggravamento della situazione, come su sanità e istruzione", dice tra l'altro, in un ragionamento più ampio, la Cgil. "Non ci sono più risorse per il Mezzogiorno", non "sulla cultura", e "sul dissesto ci sembra che ci sia addirittura un arretramento".

Cisl,bene emergenza ma insufficientemente espansiva - E' "articolato" il giudizio della Cisl sulla manovra, con "misure importanti per fronteggiare l'emergenza a sostegno di lavoratori, famiglie e sistema produttivo rischia però di essere ancora debole e insufficiente sul versante espansivo". Lo indica il segretario confederale Ignazio Ganga in audizione di fronte alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. La Cisl chiede, tra l'altro, un "nuovo scostamento di bilancio" per reperire più risorse. Tra i diversi punti, anche la Cisl, come Cgil e Uil, è contraria all'aumento della soglia per il contante e chiede "la massima diffusione dei pagamenti tracciabili". Il giudizio è "positivo sul rafforzamento di incentivi all'occupazione". E "sull'industria riteniamo che ci sia poca attenzione per una politica industriale nazionale simile a quella degli altri Paesi; E non troviamo traccia del programma impresa 4.0". Sulle pensioni, "non condividiamo così come è stata configurata Opzione Donna", troppi "i paletti previsti". E c'è "una valutazione negativa sul meccanismo di calcolo delle perequazioni delle pensioni", una "discutibile scelta politica": vanno "maggiormente sostenuti i trattamenti pensionistici più bassi". L'impegno per il Mezzogiorno "è assente: va recuperato". Bene le misure contro il caro energia ma limitate al primo trimestre 2023: "Non neghiamo che questo ci preoccupa".

Ecco il calendario delle audizioni:

ore 8.30 Cgil, Cisl, Uil, Ugl;

ore 10 Confindustria;

ore 11 Confapi, Confimi Industria, Conflavoro Pmi, Confprofessioni, Alleanza delle cooperative italiane;

ore 12 Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, Cna.

ore 14 Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti;

ore 16 Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;

ore 17 Ance e Confedilizia;

ore 17.30 Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Coldiretti, Copagri;

ore 18.30 Corte dei conti;

ore 19.15 Giuseppe Pisauro, Presidente del centro di studi economici Nuova economia nuova società - Nens;

ore 19.45 Giovanni Legnini, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Sisma 2016;

ore 20.15 Alleanza contro la povertà in Italia;

ore 20.45 Associazione nazionale italiana trasporti automobilistici - Anita.