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Mascherine, addio sui mezzi di trasporto: dove restano?

Decade da sabato 1 ottobre l'obbligo di indossare le mascherine, Ffp2, sui mezzi di trasporto: bus, metro, tram, treni e traghetti (non gli aerei). È venerdì 30 settembre l'ultimo giorno di una restrizione ben poco rispettata, anche per mancanza di controlli, soprattutto sui mezzi pubblici. Le mascherine non sono più sentite come necessarie, oltre a non essere obbligatorie in molti luoghi. Restano delle restrizioni?

Le mascherine non dovrebbero essere più necessarie anche dentro ospedali, ambulatori medici e Rsa. Resteranno raccomandate qui come in altri luoghi, dal supermercato ei musei, in particolare in caso di assembramenti. Anche in questi casi però molto spesso non sono indossate. L'ideale sarebbe averne comunque sempre una a portata di mano.

Un mese dopo, il 31 ottobre, dovrebbero terminare anche i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro: mascherine quando non ci può essere distanziamento e misurazione della temperatura all’entrata. Fino al 31 dicembre serve il Green Pass per accedere come visitatori ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere e Rsa e per permanere come accompagnatori di pazienti non Covid-19 nelle sale di attesa di pronto soccorso, strutture sanitarie e sociosanitarie, oltre che per chi lavora in queste strutture.

Nella maggior parte dei paesi sono decaduti tutti gli obblighi o stanno scomparendo. Le ultime restrizioni sono ovunque le stesse: quelle sui mezzi di trasporto e nelle strutture sanitarie. Da meno di un mese non si portano più le mascherine sui mezzi di trasporto a New York. In Francia non si usano più da maggio. In Germania invece resta per i treni a lunga percorrenza e per le strutture sanitarie.

Anche se i dati del contagio sono in aumento, anche se non c'è sovraccarico negli ospedali, non sembra vicino il ritorno di restrizioni. Il governo in carica solo per affari correnti non sembra intenzionato a mettere altre limitazioni. Sarà il prossimo esecutivo a decidere come gestire una eventuale recrudescenza autunnale del Covid. Negli ultimi due anni la prima misura è spesso stata quella dell'obbligo delle mascherine.

I virologi richiamano all'attenzione perché il virus circola ancora spesso con nuove varianti e ricordano l'importanza delle misure di protezione, ma non tutti chiedono obbligo di protezione. «Ad oggi la situazione ce lo permette», ha detto all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, «e, come posso constatare anche per esperienza personale sui treni, c'è ormai molta insofferenza, non adesione all'obbligo e difficoltà a farlo rispettare». Favorevole a mantenere le mascherini su mezzi di trasporto e strutture sanitarie è invece Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica.

La quarantena è già stata ridotta da 7 a 5 giorni. Sono a disposizione vaccini per la quarta dose aggiornati con la copertura per le nuove varianti, ma la campagna di vaccinazione procede molto a rilento.

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