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Mes o non Mes? La Germania ratifica il fondo salva stati europeo, l’Italia non ha più alibi: cosa farà Meloni?

mes germania fondo salva-stati
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L’Alta Corte tedesca (Ansa)

Mes o non Mes? La Germania ratifica il fondo salva stati europeo. Manca solo l’Italia all’appello dei paesi europei che hanno ratificato o stanno per ratificare il via libera al Mes riformato, il cosiddetto fondo salva-stati europeo.

Mes o non Mes? La Germania ratifica il fondo salva stati europeo

La Germania è stata in compagnia di Roma fino ad oggi, in attesa del pronunciamento dell’Alta Corte tedesca che ha sbloccato la ratifica da parte di Berlino bocciando il ricorso di 7 deputati liberali contro il nuovo fondo.

Una mozione di maggioranza, approvata dalla Camera il 30 novembre, impegna il governo “a non varare il disegno di legge di ratifica del Mes alla luce dello stato dell’arte della procedura di ratifica in altri Stati membri e della relativa incidenza sull’evoluzione del quadro regolatorio europeo”.

L’Alta Corte, respingendo il ricorso, ha stabilito che per la ratifica non serve una maggioranza parlamentare di due terzi.

Sta di fatto che anche per l’Esecutivo italiano il pronunciamento della corte costituzionale tedesca rappresenta una sorta di spartiacque per qualsiasi decisione finale, una decisione complicata anche alla luce delle diverse posizioni e sfumature che sono emerse negli ultimi tempi all’interno della coalizione di centrodestra.

L’acronimo Mes sta per Meccanismo europeo di stabilità. Già riformato, in realtà è stato già anche sottoscritto dall’Italia (governo Conte 1, 27 gennaio 2021 ), quella che manca è la ratifica da parte del parlamento italiano. 

Cosa farà Meloni?

Questione politicamente sensibile perché nell’attuale maggioranza sia FdI che Lega hanno sempre espresso una contrarietà di principio, facendo osservare come gli aiuti (in particolare alle banche in difficoltà) siano subordinati a condizioni giudicate troppo vincolanti e soppressive della sovranità nazionale. 

“Il Mes sarà ratificato anche in Germania. Adesso il governo “europeista” di Meloni a Roma che farà?”, ha twittato Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe. 

“Hic manebimus optime”, (n.d.a. qui staremo benissimo). Con questo celebre motto latino gli risponde idealmente il senatore leghista Claudio Borghi ribadisce su twitter il suo pensiero.

“Aspettare la decisione della Corte di Karlsruhe come previsto nella mozione della maggioranza della settima scorsa era un modo poco onorevole di prendere tempo. Oggi Meloni deve decidere se inseguire il complottismo anti europeo oppure ratificare immediatamente la riforma del Mes evitando di compromettere la credibilità dell’Italia”, ha dichiarato il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.