Senegalesi accolti a Firenze
Firenze - Programma di Accoglienza per i Migranti in Cerca di Protezione Internazionale
afferma che privare i migranti delle condizioni di accoglienza è "sempre inaccettabile per la dignità umana", anche se responsabili di crimini e atti di violenza. Costituisce una sanzione proporzionata" ed è quindi irrevocabile.
È quanto ha affermato la Corte di giustizia europea con sede in Lussemburgo sul caso in cui
un uomo senegalese di 30 anni è stato espulso da un regime di ospitalità ai sensi delle disposizioni della Provincia di Firenze. un dipendente di Trenitalia presso una stazione ferroviaria per aver tentato di salire a bordo di un treno senza biglietto per un fatto.
ha impugnato le azioni della provincia al TAR della Toscana, e ha avuto ragione.
Tuttavia, i gruppi di difesa dello stato hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato, che ha dovuto consultare la Corte di giustizia dell'UE prima di emettere la sua sentenza.
Il 1° agosto un tribunale lussemburghese ha decretato l'annullamento di un piano che prevedeva la fornitura di vitto, alloggio, sussidi per i bisogni primari e vestiario ai migranti, anche se violenti,. I fatti gravi, in ogni caso, ledono la sua dignità.
Un giudice europeo ha fatto riferimento alla Direttiva sull'immigrazione n. 33 del 2013, affermando che "Gli Stati membri dell'UE garantiscono l'accesso all'assistenza sanitaria in ogni circostanza, La legge italiana con il suo "ordine di accettazione" del 2015 contrasta invece con la normativa europea , sottolineando che garantisce un “buon tenore di vita”. Poiché le sanzioni contro gli immigrati violenti prevedono la possibilità di revocare le condizioni di accettazione dei materiali, l'“immigrato colpito” sarà privato di alloggio, cibo e vestiti che lo priveranno di un “tenore di vita dignitoso”.
Una chiara conferma che la normativa europea punisce Paesi, come l'Italia, che sono comunque obbligati ad accogliere, anche in casi estremi come il problema.
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