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Minacce, parolacce e schiaffi in diretta sui social: gli attacchi hanno motivazioni ridicole

Un terribile racconto è venuto dal Soverat di arroganza, violenza e arroganza. Un attacco sociale che ha lasciato mezza Italia con l'amaro in bocca mostra solo quanto lavoro resta da fare. 

Maniere dasalariato, insieme a pantaloni a zampa, olio di palma e spalline della giacca (tipico degli anni '80). Non so perché, ma si è sempre deciso che dovevo vivere per lavorare. Nessuna garanzia è implicita.

Calci e pugni
Fonte: Canva

Sfruttati con stipendi fasulli, lavorando il doppio delle ore previste o peggio, prendendo una parte della loro paga Restituiti e poi pagati tasse Come vivevano le persone nel cotone idrofilo più desolato? E non è tutto. C'è anche l'enorme piaga del lavoro sommerso che non è nemmeno garantito per essere pagato a fine servizio o soccorso in caso di infortunio sul lavoro.Con la dipendenza dal sesso e un mondo che non vede mai in particolare i più poveri, sempre di più i datori di lavoro ritengono che i loro dipendenti costituiscano il capitale umano e siano utilizzati in modo improprio dalle aziende. come desidera. Ma fai attenzione, non vuoi fare tutti i ciuffi d'erba.

Infatti ci sono operai pigri e disonesti e capi eccellenti. Ma il racconto di Boots da nord a sud ci lascia delusi e, per quanto muto, non riesce a giustificare un fenomeno che attualmente sta suscitando molto scalpore. Minacce, parolacce e schiaffi sono apparse sui social media, con eclatanti episodi di violenza e bullismo. Era una specie di condanna collettiva e collettiva che era davvero difficile ignorare.

Pagare con artigli e denti: il coraggio e la dignità della bellezza di Soverato

Soverato è una delle località balneari più ambite della Calabria. Ad un piccolo angolo è annessa una spiaggia con acque cristalline e morbide dune. CatanzaroParadiso di Stato. Di recente, tuttavia, la località turistica è stata protagonista di un terrificante episodio di violenza e sfruttamento.} Il proprietario di Mare nostrum' ha preso a calci e pugni uno dei suoi dipendenti. Ha chiesto solo il pagamento per il suo lavoro di lavapiatti. Mai Beauty, una ragazza nigeriana di 25 anni arrivata in Italia cinque anni fa, ha affermato che questa semplice richiesta potrebbe scatenare l'ira del suo ex datore di lavoro, che inizialmente l'ha cacciata per non aver voluto essere pagata e ordinato che fosse pagata. Avresti potuto immaginare che ci sarebbe stato sesso. Chiama i Carabinieri.

La bellezza si è dimessa dopo una settimana di lavoro a causa di continue molestie e turni infiniti. Non era fedele al contratto che avrebbe dovuto proteggerla. Ma la ragazza non è stata spaventata dalle minacce del suoproprietarioe ha deciso di filmare l'incredibile abuso che stava subendo e trasmetterlo in streaming sui social media. Una volta capito questo, il suo datore di lavoro ha iniziato a schiaffeggiare e prendere a calci la giovane donna per impedirle di continuare le riprese.

Ma il 25enne che ha deciso di raccontare tutta la storia, incolpandoi Carabinieri, con l'appoggio di chi ha diffuso il video, soccombe anche alla violenza, non è mai successo. Ma ci sono problemi segnalati che non si tratta solo di bellezza.