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Mondo sull’orlo del disastro: “La peggiore crisi dal 1962” | Cosa accadde a Cuba?

Dopo 60 anni ritorna con la guerra in Ucraina la minaccia del nucleare, all’epoca però il mondo era diviso in due blocchi contrapposti e al centro della crisi c’era Cuba, l’unica roccaforte comunista in Occidente. 

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lanciato un appello chiaro e preoccupante: il rischio di un “Armageddon nucleare” ha raggiunto gli stessi livelli della crisi missilistica di Cuba del lontano 1962. 60 anni fa, infatti, il mondo è stato a un passo da una guerra nucleare tra Stati Uniti e Unione Sovietica.

Armageddon
Fonte: Canva

Le parole di Biden, però, non sono passate inosservate anche per la metafora utilizzata. Armageddon, infatti, è una parola di origine ebraica che compare nell’Apocalisse, indicando un luogo dove si svolgerà la battaglia tra il Bene (Dio) e il Male (i re della Terra radunati dai demoni). Biden ha sottolineato, inoltre, come il presidente russo Vladimir Putin “non stesse scherzando” sull’uso di armi nucleari tattiche dopo le pesanti battute d’arresto in Ucraina, una su tutte la perdita di Kharkiv con la scoperra di un’ulteriore camera delle torture dei russi.

Dietro le parole di Biden, però, si può leggere soprattutto un allarme che non può essere ignorato. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea stanno quindi prendendo sul serio le minacce nucleari del Cremlino, anche se la scorsa settimana il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha affermato che, nonostante gli accenni nucleari di Mosca, gli Stati Uniti non avessero intravisto una volontà della Russia di utilizzare armi nucleari.

Russia come Cuba: il nucleare continua a far paura

Da diversi mesi i funzionari statunitensi continuano ad avvertire sull’uso di armi di distruzione di massa da parte della Russia, nel caso in cui subisse ancora battute d’arresto sul campo di battaglia. Il presidente Biden, infatti, ha affermato che il motivo per cui il leader russo non stava “scherzando”, quando ha parlato dell’uso di armi tattiche nucleari, biologiche o chimiche, riguarda proprio la debolezza dell’esercito russo al momento.

Joe Biden
Fonte: Facebook

Ma perché Biden ha fatto cenno proprio alla crisi missilistica di Cuba? Nel 1962, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica – rispettivamente sotto il presidente John F. Kennedy e Nikita Khrushchev – non furono mai così vicini ad un’escalation nucleare su vasta scala. All’epoca vi fu un serratissimo confronto sul dispiegamento di missili balistici sovietici a Cuba, unica roccaforte comunista in Occidente, voluti dall’URSS in risposta a quelli statunitensi schierati in Italia, Turchia e Gran Bretagna, ovvero vicini alla cortina di ferro, quel confine invisibile che divideva il mondo in due blocchi contrapposti.

Vladimir Putin
Fonte: Facebook

In quel caso, però, si parlò più di deterrenza nucleare che non di un suo fattibile uso. Le ferite della bomba atomica erano ancora fin troppo fresche nella memoria collettiva, la differenza più importante rispetto ai giorni nostri. Putin, infatti, ha affermato che gli Stati Uniti hanno creato un “precedente” usando armi nucleari contro il Giappone per porre ufficilamente la parola fine alla seconda guerra mondiale. Proprio per questo, il presidente russo ha anche minacciato di usare ogni mezzo a sua disposizione per proteggere il territorio russo.