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Motonautica, nono titolo mondiale per Alessandro Canzi

Titolo mondiale di motonautica di Formula 2 per Alessandro Canzi, che con il suo team Rpm centra un successo che è innanzitutto frutto della tenacia. Dopo due mesi di attesa, infatti, è arrivato nelle scorse ore il verdetto ufficiale della Uim, l’Unione internazionale di motonautica, che ha certificato il successo e fatto esplodere di gioia Canzi e tutto il suo team.

Mondiale di Formula 2: titolo, revoca, lutto e riassegnazione

Un titolo sudato, ottenuto, svanito e riconquistato. Con la forza della tenacia e un aiuto arrivato “dall’alto”, perché nel mentre c’è stato spazio per uno dei dolori più grandi: la perdita della madre. Superfluo dire quanto questo titolo pesi, sulla bilancia delle emozioni, per Alessandro Canzi. Sebbene sia il nono di una carriera, passata al muretto gara a fare da radioman. Indirizzando il pilota nelle fasi di gara, cercando strategie e monitorando le condizioni di acqua, vento e traffico sul campo gara.

Motonautica, Formula 2: il verdetto contestato in Portogallo

Fino alla conquista del titolo. Che però viene poi revocato, poche ore dopo la sua materializzazione. E che solo ora, dopo oltre due mesi di attesa, assume i suoi contorni definitivi. La vicenda parte il 18 settembre, in acque portoghesi. Il pilota tedesco Stefan Hagin con il secondo posto sul podio si aggiudica il titolo di campione del mondo di Formula 2 motonautica, aggiudicandosi il titolo mondiale. Nelle successive verifiche post gara, protrattesi per 7 ore, i primi 4 piloti classificati vengono squalificati per irregolarità tecniche dei motori. Alessandro Canzi in qualità di team manager, non accetta il verdetto e ricorre in appello, certo della mancanza di irregolarità nel motore della sua barca, che ha appena regalato il titolo a Hagin. Si avvia così il ricorso, grazie al team principal Baiba Veisa, avvocato lettone. Fino a che il 2 novembre in Svezia, in un centro di misurazione specializzato, vengono calcolati i parametri corretti del propulsore e il risultato si evidenzia conforme al regolamento.

Mondiale di motonautica, Canzi e i titoli iridati in Qatar

Una vittoria importante, sofferta fino alla fine” commenta Canzi. Nella mia carriera sportiva ho gestito team ufficiali governativi come il Team F1 Qatar, con cui ho avuto l’onore di coronare ben 4 titoli mondiali piloti , costruttori e pole position. Ho lavorato con campioni del calibro di Guido Cappellini (10 volte campione del mondo di Formula 1 ), Alex Carella e Jay Price. Ho lavorato per il team governativo di Abu Dhabi e Victory di Dubai. Nel mio curriculum di 37 anni di gare di Formula 1 posso fregiarmi di aver vinto al muretto 8 titoli di campione del mondo nella massima espressione di velocità sull’acqua, però questo titolo mondiale sarà per me indimenticabile per molti motivi.

Il Mondiale di Formula 2 e il finale di stagione

Canzi, nella vita titolare della Verde srl che si occupa di manutenzione e realizzazione di giardini, “all’inizio di quest’anno decido di creare un team tutto mio. Cosi con il gruppo di lavoro composto da Baiba Veisa, Stefano Luini e Angelo Cobianchi decidiamo di far nascere il Team Rpm, iscritto al Mondiale di Formula 2”. Un progetto di crescita che si avvale di investitori arabi ma anche brianzoli, come la lissonese Side Illuminazione, e che portano a gennaio alla firma con il pilota tedesco Hagin. “Con imbarcazione e motore completamente nuovi”, spiega il team manager sovicese, “abbiamo eseguito una serie di test in Italia per la messa a punto del mezzo. Delle 6 gare a calendario, ne sono state disputate solo 4. La prima gara in Polonia abbiamo varato la barca e il team ha subito centrato una vittoria. Siamo poi stati terzi in Lituania, poi è arrivato un quinto posto e infine il secondo nella gara finale in Portogallo”. Dove, alla vigilia della gara, 4 piloti potevano ambire al titolo.

Titolo mondiale di Formula 2 per Alessandro Canzi

Canzi, la morte della mamma e la vittoria nel Mondiale

Un momento topico, condizionato per Canzi anche da un grande dolore. “Il venerdì che precedeva l’ultima gara è venuta a mancare mia mamma e io sono rimasto nel paddock per portare a termine il mio compito. Le qualifiche del sabato sono state caratterizzate da una interpretazione assurda del regolamento da parte dei commissari e la nostra posizione di partenza da secondi è stata invertita a terzi con il nostro rivale più temuto in seconda posizione. Con il secondo posto ci siamo laureati campioni del mondo e sul podio veniamo premiati con la medaglia d’oro. Hagin ha dedicato questo importante titolo, il primo della sua carriera, a mia mamma. Solo che un’ora dopo il podio iniziano le verifiche tecniche e dopo 7 ore, precisamente alle 2 del mattino veniamo ufficialmente squalificati per irregolarità tecnica del motore. Da qui il ricorso, che fortunatamente si è poi risolto nel migliore dei modi”.

Stefano Arosio

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