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Mps chiude il 2022 con una perdita di 205 milioni: pesano gli esodi

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Nel 2022 la banca ha registrato ricavi per 3.088 milioni, in crescita del 3,6% sul 2021, grazie al balzo del 26% del margine di interesse, spinto dal rialzo dei tassi, che ha compensato il calo delle commissioni (-8%)

di Redazione Finanza

8 febbraio 2023

Mps, 15 anni difficili tra crisi e risanamenti

Mps ha chiuso l’esercizio 2022 con una perdita di 205 milioni di euro, a fronte dell’utile di 310 milioni registrato nel 2021. I conti, si legge in una nota, sono stati appesantiti da 925 milioni di costi di ristrutturazione legati al piano di esodi incentivati, al netto dei quali l’esercizio si sarebbe chiuso con un utile di 720 milioni.

Il quarto trimestre ha registrato profitti per 156 milioni di euro, più del doppio dei 75 milioni attesi dagli analisti, «a conferma - spiega Mps - della raggiunta capacità della banca di generare redditività sostenibile».

Il risultato dell’esercizio, che sconta anche 180 milioni di contributi al Fitd e al Fondo di risoluzione unico, ha invece beneficiato per 425 milioni della rivalutazione delle attività fiscali differite (dta), alla luce del miglioramento delle prospettive reddituali della banca.

Ricavi 2022 a 3.088 milioni (+3,6%)

Nel 2022 Mps ha registrato ricavi per 3.088 milioni, in crescita del 3,6% sul 2021, grazie al balzo del 26% del margine di interesse, spinto dal rialzo dei tassi, che ha compensato il calo delle commissioni (-8%), penalizzate dalla volatilità dei mercati, e il risultato inferiore al 2021 dell’attività di trading e dei proventi da partecipazioni.

Nel quarto trimestre i ricavi registrano un aumento del 15,6% rispetto al trimestre precedente, spinti ancora una volta dal margine di interesse (+31,4%), che ha più che assorbito il calo delle commissioni nette (-5,6%). In crescita rispetto al terzo trimestre anche gli altri ricavi della gestione finanziaria, grazie al maggior contributo del risultato della negoziazione.