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No al taglio degli alberi di Medole: il comitato “Il passeggio” scrive a Mattarella

Da oltre un anno il gruppo di cittadini si oppone alla scelta: «Valore storico, culturale e paesaggistico di questo luogo»

MEDOLE. Il Comitato spontaneo “Il mio passeggio”, gruppo di cittadini che da oltre un anno si sono opposti al taglio delle piante di viale Zanella, ha deciso di alzare il tiro e ha scritto, in questi giorni, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una battaglia, dunque, che arriva, con questa lettera, direttamente a Roma dopo che, i militanti, hanno mosso tutte le pedine in Provincia. «Il valore storico, culturale e paesaggistico di questo luogo è documentato dai verbali dei consigli comunali rinvenuti nell’archivio del Comune di Medole. L'impianto del viale alberato in questione ha circa centocinquant’anni e il tiglio, come essenza, circa cento. Ha cambiato più volte denominazione nel corso degli anni, testimoniando l’avvicendarsi di diverse stagioni storico-politiche.

Dedicato a Romolo Boselli, giovane camicia nera, ucciso dagli avversari politici nel 1921 e successivamente a Selvino Zanella, militante della 127esima Brigata Garibaldi, ucciso dai tedeschi nel 1945. Tali i motivi per cui la Sovrintendenza, agli inizi di febbraio del 2021, aveva bloccato l’intervento di “messa in sicurezza” già programmato dalla Provincia. Nel contempo il comitato in poco più di tre settimane ha raccolto 550 firme, con una petizione volta principalmente a salvaguardare l’assetto originario del viale, ripiantumando gli esemplari estirpati» spiegano a Mattarella, riassumendo la vicenda. Poi la lettera spiega la questione centrale, e cioè il fatto che questo viale rischia di essere tagliato definitivamente. «Detto ciò, riteniamo che ogni restringimento/traslazione, o per ricavarne parcheggi, o per incrementare la viabilità ciclo pedonale (come citato nei progetti presentati per il finanziamento ottenuto con il Bando dei Borghi) risulti inaccettabile. Com’è possibile promuovere turismo culturale, come dichiarato nel Bando dei Borghi, snaturando l’impianto storico di uno dei principali luoghi di valenza culturale e storica della nostra comunità? Occorre individuare soluzioni che tengano in considerazione la salute delle alberature, la sicurezza dei fruitori del viale, nel contempo realizzare una viabilità regolata, in modo da assicurarne la sopravvivenza a beneficio delle future generazioni». 

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