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Nuovo gasdotto porterà gas azero in Bulgaria, si riduce ancora la dipendenza Ue da Mosca

Nuovo gasdotto porterà gas azero in Bulgaria, si riduce ancora la dipendenza Ue da Mosca

La svolta / Bulgaria

Con una capacità che dovrebbe arrivare nel tempo a 5 miliardi di metri cubi l'anno, potrebbe fornire idrocarburi anche alla vicina Serbia, alla Macedonia settentrionale, alla Romania e alla Moldavia

La Grecia e la Bulgaria hanno messo in funzione un gasdotto, a lungo rimandato, che contribuirà a ridurre la dipendenza dell'Europa sudorientale dal gas russo e ad aumentare la sicurezza energetica. Il gasdotto, lungo 182 chilometri, aiuterà la Bulgaria che sta lottando per assicurarsi forniture di gas a prezzi accessibili dalla fine di aprile, quando la russa Gazprom ha interrotto le forniture a causa del rifiuto di Sofia di pagare in rubli. "Questo gasdotto cambia le carte in tavola.

È una svolta per la Bulgaria e per la sicurezza energetica dell'Europa. E significa libertà. Significa libertà dalla dipendenza dal gas russo", ha esultato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la cerimonia di inaugurazione a Sofia, alla quale hanno partecipato i leader di Bulgaria, Grecia, Azerbaigian, Romania, Serbia e Macedonia settentrionale. "Il progetto di un interconnettore gas tra Bulgaria e Grecia è sul tavolo da oltre dieci anni. È stato lanciato nel 2009, in un momento in realtà, quando la Bulgaria era stata duramente colpita dalla decisione di Gazprom di fermare i flussi di gas attraverso l'Ucraina. Ci è voluta molta determinazione per raggiungere l'obiettivo", ha ricordato von der Leyen, nel discorso d'inaugurazione del gasdotto.

Il Paese riceveva l'80% del suo gas da Mosca, ora, con questo nuovo collegamento potrebbe coprire l'intero fabbisogno nazionale. Il gasdotto Interconnector Greece-Bulgaria (IGB) trasporterà 1 miliardo di metri cubi di gas azero in Bulgaria e con una capacità iniziale di 3 miliardi di metri cubi all'anno e un piano per aumentarla successivamente a 5 miliardi, potrebbe fornire gas non russo alla vicina Serbia, alla Macedonia settentrionale, alla Romania e, più in là, alla Moldavia e all'Ucraina.

E oggi è diventato operativo anche il 'Baltic Pipe', il gasdotto inaugurato questa settimana e che aprirà un nuovo collegamento per il gas norvegese verso l'Europa arrivando direttamente in Polonia. Varsavia ha fortemente sostenuto il progetto che la aiuterà a sostituire il gas proveniente dalla Russia, il suo principale fornitore tradizionale e che fino a pochi anni fa copriva i due terzi del suo fabbisogno.

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