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Omicidio di Nuvolento, Raffaella Ragnoli resta in carcere: "Avevo paura di mio marito e ho colpito". Il figlio 15enne affidato alla sorella

Il gip del tribunale di Brescia ha convalidato il fermo di Raffaella Ragnoli,  la donna di 57 anni che sabato a Nuvolento, in provincia di Brescia, ha ucciso il marito Romano Fagoni di 60 anni. con sei coltellate al termine di una lite. Oggi si è svolto l'interrogatorio nel carcere di Verziano: due ore in cui la donna, assistita dalla sua avvocata Anna Maria De Mattei, ha ricostruito quello che è avvenuto sabato sera nella cucina della casa di famiglia, quando ha ucciso il marito davanti al figlio di 15 anni.

Il giudice Andrea Gaboardi ha quindi confermato la custodia cautelare in carcere per la donna, che era stata arrestata quella stessa notte, dopo che i carabinieri erano arrivati nella villetta unifamiliare di via Carlina e dopo aver consegnato ai militari il grosso coltello da cucina con cui aveva colpito il marito, recidendogli la carotide.

La versione resta quella raccontata quella notte: Ragnoli avrebbe raccontato di essere intervenuta per difendere il figlio da quel padre - un operaio che da poco aveva avuto un piccolo infarto - burbero e molto severo nei confronti del ragazzo e anche dell'altra figlia, che ha 25 anni e vive per conto suo. E' lei - che sarebbe andata via di casa anche per allontanarsi da quel padre despota- , che sin dal primo momento ha preso le parti della madre, ad aver accolto in casa il fratello più piccolo, rimasto solo e temporaneamente affidato a lei. Nella casa di via Carlina, infatti, c'è anche l'anziana madre di Romano Fagoni, che non è autonoma e che la nuora accudiva quotidianamente: impossibile lasciare il ragazzo con la nonna in quelle condizioni.

Sabato sera una lite come ce n'erano state altre volte è degenerata, il padre rimproverava il figlio e a un certo punto avrebbe puntato un coltellino che era sul tavolo contro di lui e contro sua moglie e minacciandoli anche se solo verbalmente. E' stato allora che, stando alla ricostruzione dei carabinieri, la donna avrebbe afferrato un grosso coltello, temendo che l'uomo usasse davvero violenza su suo figlio.