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Omicidio Dugina: Mosca: “Usa non tentino di discolparsi”

Omicidio Dugina: Mosca: “Usa non tentino di discolparsi”

Le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov

Il Cremlino spera che le notizie provenienti dagli Usa sull’omicidio di Darya Dugina non siano “un tentativo dell’America di discolparsi”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportato dal Ria Novosti. “Voglio davvero sperare che questo non sia un tentativo dei colleghi americani, avendo alcune informazioni, per sollevarsi dalla responsabilità dei preparativi per futuri atti terroristici in cui lo stato ucraino e il regime ucraino possono impegnarsi”, ha aggiunto.

Le rivelazioni Usa

Le agenzie di intelligence degli Stati Uniti sono convinte che alcuni settori del governo ucraino abbiano autorizzato l’attentato dinamitardo nel quale, nei pressi di Mosca, è stata uccisa Daria Dugina, la figlia dell’ideologo nazionalista ruusso, Alexander Dugin. Lo riporta il New York Times, sottolineando che gli Stati Uniti  non sono stati messi a conoscenza dell’operazione e che si sarebbero opposti all’attentato se consultati.

Le conclusioni dell’intelligence Usa riguardo alla responsabilità di Kiev nell’attentato a Dugina sono state comunicate la scorsa settimana all’Amministrazione Biden. L’Ucraina, all’indomani dell’attentato mortale, ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha continuato a negare la propria eventuale responsabilità quando è stata interpellata da Washington riguardo alle conclusioni dell’intelligence Usa.

Sebbene la Russia non abbia reagito con una rappresaglia diretta all’uccisione di Dugina, gli Usa ritengono che questo tipo di azioni, sebbene di alto valore simbolico, abbiano una scarsa valenza rispetto al quadro generale della guerra e possano spingere Mosca a reagire con attacchi mirati contro la leadership ucraina. Gli Usa, scrive il Nyt, sono rimasti frustrati dalla mancanza di trasparenza dell’Ucraina riguardo alla vicenda.

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