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Passamontagna e pistola, “Ti ammazzo, dammi i soldi”: arrestati due giovanissimi

Agrate Brianza. Appena 20enni, calzavano il passamontagna e, puntando una pistola verso le vittime terrorizzate, li minacciavano per derubarli: “Ti ammazzo, dammi tutti i soldi”. I Carabinieri di Vimercate, agli ordini del Maggiore Mario Amengoni, hanno tratto in arresto due giovanissimi, 20 anni, ad Agrate Brianza. I fatti risalgono alla notte scorsa quando, alle ore 23:30 circa, al Numero Unico di Emergenza 112, sono giunte diverse chiamate da parte di presunte vittime che segnalano la presenza di due giovani, un ragazzo e una ragazza, che travisati da passamontagna, e uno armato di pistola, avevano seminato il panico nelle vie del centro del comune brianzolo.

VITTIME DIVERSE, STESSO MODUS OPERANDI

I primi ad imbattersi nei due presunti malviventi sono stati una coppia di fidanzati all’esterno di una pizzeria del centro. La donna, scesa dalla macchina per comprare alcune bevande mentre il compagno era rimasto seduto in auto sul sedile anteriore lato passeggero, ha notato una ragazza ferma all’esterno del locale, con abiti scuri, che continuava a fissarli con insistenza. Dopo aver acquistato le lattine, si è avvicinata alla macchina scorgendo un ragazzo, di nero vestito, con indosso un passamontagna e una pistola in mano estratta dai pantaloni. “Dammi tutti i soldi che hai! Muoviti dammi tutti i soldi!” avrebbe gridato il rapinatore puntando l’arma a pochi centimetri dal volto del fidanzato impietrito. La donna è così salita in macchina e, ingranata la marcia, si è allontanata da quell’incubo. Prima della fuga il malvivente è riuscito a colpire ripetutamente con la pistola il parabrezza dell’autovettura. Messi in salvo, la coppia ha subito contattato il numero di emergenza 112 per richiedere l’intervento degli Uomini dell’Arma.

Il secondo tentativo di rapina, i due 20enni, hanno cercato di metterlo a segno fuori dall’oratorio femminile di Agrate. Le vittime, due cantanti appartenenti ad un coro locole, sono state avvicinate da due persone con volto travisato. Stesso modus operandi: uno di loro, puntando la pistola avrebbe poi minacciato: “Ti sparo! Dammi tutti i soldi”. Uno dei due uomini avrebbe così cercato di spiegare di non avere denaro con sé. Parole che non sono servite a placare la situazione:  il rapinatore, impugnando l’arma con entrambe le mani, l’avrebbe poi scarrellata minacciandolo ancora. Terrorizzato, l’uomo gli ha consegnato una borsa tracolla per mostrare come all’interno non vi fosse nulla.  Il complice a quel punto ha afferrato il borsello per poi fuggire insieme in tutta fretta.  Il bottino: un cellulare marca Huawei p10 Mate di colore nero e la sacca.

Il terzo episodio un gruppo di tre amici, i rapinatori si sarebbero avvicinati a loro, sempre a volto coperto e con l’arma in pugno, nel parcheggio di via Carlo Gnocchi. Stavano scambiando quattro chiacchiere appoggiati alle rispettive auto quando sono stati raggiunti dai due soggetti sbucati dai campi a ridosso dell’area. Notandoli arrivare, spaventati dalle loro possibili cattive intenzioni, i tre ragazzi sono saliti a bordo delle auto con l’intento di allontanarsi. Raggiunti dai due incappucciati, sono stati minacciati con la pistola per farsi consegnare gli oggetti preziosi e il denaro contante. “Apri la porta, dammi i soldi altrimenti ti ammazzo!”: lo stesso identico copione descritto dai precedenti malcapitati.

Chiusi tutti i finestrini e inserito le sicure, una delle vittime ha poi ingranato la retromarcia, effettuando una manovra di inversione nel parcheggio e allontanandosi tra le grida e i colpi alla portiera del rapinatore. Giunti in via Vismara, il trio di amici ha incrociato una pattuglia dei Carabinieri riferendo quanto accaduto poco prima. I militari hanno così invitato i ragazzi a raggiungere la caserma per la denuncia.

NASCOSTI NELLA SCUOLA: BLITZ DEI MILITARI

L’operatore della Centrale Operativa di Monza ha così inviato a supporto della pattuglia della Stazione di Agrate altre tre macchine, due radiomobili dalla compagnia Carabinieri di Vimercate e di Monza: due ombre furtive si aggiravano all’interno della scuola dell’infanzia di via Don Gnocchi. Dopo aver scavalcato la recinzione, i militari hanno passato al setaccio ogni angolo della scuola sorprendendo poi i due giovani nascosti.

Lui, un ragazzo originario proprio di Agrate, già noto alle Forze dell’Ordine per lo stesso reato; lei, priva di precedenti, originaria della zona di Crescenzago. Entrambi appena 20enni. Inoltre, sempre all’interno del cortile della scuola, a pochi metri da dove si erano accovacciati, i militari hanno recuperato i due passamontagna, la pistola, risultata giocattolo ma priva del tappo rosso ed il telefono cellulare sottratto ad una delle vittime.

Entrambi accompagnati presso la Stazione dei Carabinieri di Agrate Brianza, sono stati dichiarati in arresto per la rapina consumata e quelle tentate in concorso con l’aggravata dall’uso di armi, dandone comunicazione al Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Monza.

Terminata la stesura degli atti sono stati condotti: il ragazzo presso il carcere di Monza, mentre la ragazza in quello di Milano San Vittore. Seguito udienza dinnanzi l’A.G. del capoluogo brianzolo, conclusasi con la convalida degli arresti, al ragazzo è stata confermata la custodia cautelare in carcere mentre la ragazza sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri competente.