Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Pierpaolo Piccioli commenta su Instagram la nomina di Sabato De Sarno alla direzione creativa di Gucci

Il mondo della moda è spietato. Vero. L'industria della moda è dominata da individualismo, egoismo, invidia. Molto spesso vero. Nel fashion business non esiste la vera amicizia. Falso.

Molti dei luoghi comuni che ammantano di sé il luccicante mondo della moda - vuoi per una certa narrativa che li ha da sempre cavalcati, vuoi perché trattasi di un'industria dai fatturati impressionanti, e per la quale valgono le leggi non scritte di tutte le industrie di questa importanza - affondano le radici in un substrato di incontestabile realtà. Ora, non che il modello interpersonale della Forrester Creations di Beautiful sia proprio verosimile al 100%, ma è pur vero che delicatezze e romanticismi non fanno sempre parte delle dinamiche relazionali del fashion business. E a volte nemmeno correttezza e lealtà.

Gucci senza Alessandro Michele? Ecco com'è andata

Sfila, per la prima volta senza la direzione creativa di Alessandro Michele, la griffe della doppia G, in apertura di Milano Moda Uomo. In molti si chiedevano che cosa sarebbe successo nella maison. Ora lo sappiamo. E ci piace anche

Arrow

Con delle eccezioni - numerose - che sanno riappacificarci anche col côté più - per così dire - pragmatico di questo mondo. Ce ne ha regalata una Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, in un commento affidato al feed del suo profilo Instagram. Qualche giorno dopo la nomina - inattesa e sorprendente - di Sabato De Sarno alla direzione creativa di Gucci, ecco che Piccioli spende parole pubbliche indirizzate al giovane creativo, che fino a oggi ha lavorato al suo fianco nel ruolo di Fashion Director per le linee uomo e donna di prêt-à-porter della griffe romana.

Scrive Piccioli: «Io e Sabato. Same page.Significa essere dalla stessa parte, sentire le stesse cose senza sprecare parole e senza rimpianti. La nostalgia non ci appartiene. Non abbiamo mai celebrato il passato perché abbiamo sempre pensato che tutto quello di cui avevamo bisogno fosse qui ed ora. Sono felice e molto orgoglioso del traguardo che hai raggiunto, grazie al tuo impegno, al tuo talento e a quello che sei. Sono felice del tempo che abbiamo condiviso e di come lo abbiamo condiviso, perché mentre passavano gli anni, collezione dopo collezione io ho trovato un amico. Sono felice perché quello che lasci qui lo porterai con te, perché quello che è stato è sano ed integro, perché i tuoi colleghi qui fanno il tifo per te, tutti tra poco capiranno perché.
In bocca al lupo amico. Sarò lì ad applaudirti, a sentirmi fiero e a dire “io lo sapevo”. Same page. Always, pp».

Parole generose, affettuose, sincere. Persino commoventi, quelle di Piccioli a Sabato De Sarno. Perché ci ricordano che nella vita si può stare anche dalla stessa parte della barricata (se vogliamo considerarla così, e un po' effettivamente, alle volte, lo sembra), per poi trovarsi improvvisamente anche uno da una parte e l'altro dall'altro, in concorrenza. Così va il mondo. Ma questo non significa che si debba essere necessariamente l'uno contro l'altro. Ci insegnano insomma che c'è anche una logica diversa da quella del «contro». La logica della stima, della correttezza, dell'onestà intellettuale. Dei sentimenti.