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Pnrr Italia: Commissione Ue invia troika di funzionari per controlli su operato governo

Controlli lampo della Ue sull'Italia

BRUXELLES – L’Europa non molla la presa sull’operato del governo di centrodestra e, appena ricevuto il testo in bozze della manovra, invia una troika di funzionari per controllare lo stato del Pnrr italiano, per il quale sono giunti già finanziamenti. In realtà von der Leyen sbaglia i tempi perché tutto quello che è stato fatto finora per l’attuazione del Pnrr è attribuibile al governo Draghi e non a quello attuale.

Dalla capitale europea arriva dunque l’avviso al premier Meloni: i vertici della direzione generale della Commissione europea che si occupano di conti pubblici ed economia (Ecfin) e della task force istituita a Bruxelles per seguire i piani nazionali di ripresa e resilienza saranno a Roma nei prossimi giorni per discutere con le controparti nazionali della manovra appena varata dal governo e del Pnrr.

La missione, a quanto si è appreso, rientra nel quadro delle attività previste dal semestre europeo per le politiche di bilancio. A questo si aggiunge il confronto periodico per discutere dello stato di avanzamento del Pnrr.

A guidare la delegazione di Bruxelles, salvo cambi di programma dell’ultimo momento, Celin Gauer, la responsabile della task force Ue per i piani di ripresa e resilienza, e Declan Costello, vice direttore generale della DG Ecfin. Gli incontri romani saranno sicuramente l’occasione per approfondire tutti gli aspetti della manovra appena varata dall’esecutivo di Giorgia Meloni. Non risulta che una simile procedura sia stata attivata per i governi precedenti, né, finora, per i governi di altri Paesi importanti della Ue, quali Francia, Germania e Spagna.

Il documento programmatico di bilancio (Dpd) è stato inviato la scorsa settimana a Bruxelles che deve ora esaminarlo e preparare la sua opinione da rendere nota nelle prossime settimane. Parallelamente i tecnici italiani e quelli della Commissione avranno modo di fare il punto sul rispetto degli impegni assunti dall’Italia per l’attuazione del Pnrr e le richieste di modifica che il governo si prepara ad avanzare. E questo soprattutto alla luce di quanto previsto dall’articolo 21 del regolamento Ue, cioè quello che prevede la possibilità che alcuni target indicati dal Pnrr non possano essere raggiunti per cause di forza maggiore, ovvero circostanze obiettive.

La ricognizione italiana della Commissione Ue si concluderà sabato 2 dicembre con la conferenza annuale sul Pnrr che si terrà a Roma nella caserma Sante Laria della Guardia di Finanza e alla quale parteciperanno, tra gli altri, i ministri Giorgetti, Fitto e Pichetto, il commissario Gentiloni, i dirigenti della Commissione Ue e il presidente della conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga.

Vedremo se lo stesso metro sarà usato dalla stavolta solerte Commissione Ue anche nei confronti di Macron, Scholz e Sanchez.

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