Contenuto sponsorizzato

Nella mattinata dell'8 dicembre, con l'importante afflusso di persone registrato sulle piste, i soccorritori sono entrati in azioni diverse volte in Trentino, in particolare in Val di Fassa e nella zona di Madonna di Campiglio

TRENTO. Mentre le previsioni parlano di un abbassamento notevole della quota neve tra oggi e domani (Qui Articolo), in quota (dove, intorno ai 2mila metri di altitudine, nelle ultime settimane gli accumuli hanno raggiunto i 40 centimetri, Qui Articolo) sono molte le piste da sci aperte sul territorio trentino e, in occasione del Ponte dell'Immacolata, sono molti anche gli appassionati che hanno caricato sci e scarponi in auto per dare il via alla stagione. Con il ritorno degli sportivi, però, non sono mancati anche gli infortuni.

Nelle prime ore di apertura oggi infatti, i soccorritori sono entrati in azione in diverse occasioni, per soccorrere sciatori e appassionati di snowboard infortunati in seguito ai traumi riportati sulle piste. Nessun caso grave al momento, dicono i sanitari, ma in meno di due ore dall'apertura gli operatori sono intervenuti ben 7 volte.

Le aree più interessate sono quelle degli impianti in Val di Fassa e nella zona di Madonna di Campiglio. Mentre diversi ospedali e pronto soccorso si trovano dunque a fare i conti, oltre che con la sempre necessaria gestione dei pazienti Covid, anche con l'arrivo dirompente dell'influenza, i nosocomi ora dovranno organizzarsi per gestire la riapertura dei caroselli, che si traduce inevitabilmente anche in incidenti sulle piste e nel contestuale ricorso alle cure sanitarie.

Contenuto sponsorizzato