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Protesta degli anarchici per Cospito, a fuoco un ripetitore sulla collina di Torino

"Fuori Cospito dal 41 bis". Basta questa scritta ad attribuire la matrice anarchica all'attentato incendiario con cui nella notte sono stati incendiati alcuni cavi di un ripetitore sulla collina di Torino in strada comunale antica di Revigliasco. Hanno preso fuoco circa 2 mila metri di cavi del ripetitore che viene usato come ponte per compagnie telefoniche, ma anche da Ativa, Iren e dalla centrale operativa della Croce Verde oltre che da alcuni sistemi di vigilanza. Sul fatto indagano i carabinieri. 

L'allarme è scattato alle 4.30 di questa notte. L'incendio ha causato disservizi sulle linee che si appoggiavano a quel ripetitore e fin dalle prime ore di questa mattina i tecnici sono al lavoro per risistemare l'impianto. Gli investigatori stanno analizzando i sistemi di videosorveglianza della zona. 

L'episodio è avvenuto all'incirca nelle stesse ore degli attacchi alle sedi diplomatiche di Barcellona e Berlino.

L'area anarchica Torinese si è da subito esposta a sostegno di Alfredo Cospito, l'anarchico ristretto al regime del 41 bis nel carcere di Sassari chiedendo che cadesse per lui il regime del carcere duro. C'erano stati cori e urla in aula durante l'udienza che si era tenuta il 5 dicembre quando gli anarchici avevano organizzato un corteo che aveva sfilato per le vie della città. In quell'occasione un barista che aveva cercato di impedire che i manifestanti gli imbrattassero la vetrina del bar in via principi d'Acaja era stato aggredito. Per quel gesto la Digos aveva denunciato 4 persone. 

In altre occasioni gli anachici erano tornati in strada lasciando scritte sui muri di Torino in solidarietà a Cospito, in sciopero della fame da ottobre contro il 41 bis a cui è sottoposto. La cassazione ha anticipato al 7 marzo l'udienza nella quale dovrà pronunciarsi su questa misura dopo che le condizioni di Cospito si sono aggravate: mercoledì sera infatti è caduto in carcere fratturandosi il naso, colpa, secondo i medici, di un calo di pressione causato dal prolungato sciopero della fame.

Sempre oggi un gruppo di attivisti ha tenuto un presidio di protesta in piazza Carignano, nel centro della città, con striscioni che chiedono la fine del carcere duro per il leader anarchico. "101 giorni in sciopero della fame, Cospito fuori dal 41 bis", si leggeva su uno dei messaggi appesi su palazzo Carignano.