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Nervi tesi nella coalizione di Destra per le prossime elezioni provinciali. Da Fratelli d’Italia bollano come “letterina” il documento sottoscritto da gran parte degli attuali esponenti della maggioranza per sostenere la candidatura di Fugatti: “Ci sono le segreterie e poi ci sono gli elettori. Sono due cose distinte”

TRENTO. Nelle scorse ore il Centrodestra ha fatto quadrato attorno alla candidatura dell’attuale presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, anche per le prossime elezioni Provinciali che si terranno entro la fine del 2023. Eppure tra le firme a sostegno della riconferma manca quella di Fratelli d’Italia che ha presentato una propria candidata: la presidente di Itea Francesca Gerosa.

Fratelli d’Italia del Trentino per l’appunto rinnova “la piena fiducia” nei confronti della propria candidata, questo almeno, si spiega in una nota,  “fino a quando non saranno chiariti tutti gli aspetti legati agli obiettivi cardine della prossima legislatura”.

“È evidente – dicono Alessandro Urzì e Cristian Zanetti, cioè il commissario provinciale del Trentino e il suo vice – che le forze politiche della coalizione di Centrodestra possono perfettamente comprendere che non sono gli atti di forza che garantiscono le migliori soluzioni e sanno che senza di noi la coalizione non vincerà nessuna competizione”.

Da Fratelli d’Italia dunque tirano dritto “certi del fatto che verrà il tempo delle serene valutazioni sulle scelte da assumere tutti assieme sul futuro del Trentino” con la consapevolezza che il partito di Giorgia Meloni non accetterà soluzioni “preconfezionate” con il rischio di perdere le elezioni.

I nervi nella coalizione di Destra sono comunque tesi. Da Fdi bollano come “letterina” quella sottoscritta da gran parte degli attuali esponenti della maggioranza per sostenere la candidatura di Fugatti. “Tutto come previsto e per nulla sorprendete che tutte le forze della coalizione che oggi contano assessori, presidenti e vicepresidente del Consiglio esprimano la fiducia al presidente uscente Fugatti”. Infine Urzì e Zanetti citano la loro stessa candidata per lanciare un messaggio: “Ci sono le segreterie e poi ci sono gli elettori. Sono due cose distinte”.

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