Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Raffaella Ragnoli: «Ho ucciso mio marito per difendere nostro figlio»

Temeva che il marito potesse uccidere il loro figlio. Raffaella Ragnoli, la casalinga 56enne che sabato sera ha ucciso il consorte, Romano Fagoni, 59 anni, operaio, colpendolo sei volte alla gola con un grosso coltello da cucina, ha raccontato al pm Flavio Mastrototaro di avere avuto «paura, tanta. Ho pensato davvero che a differenza di tutte le volte precedenti sarebbe passato dalle parole ai fatti. E ho temuto per la vita di nostro figlio. Quindi mi sono scagliata contro di lui».

Lei, il marito e il figlio minore della coppia, 15enne, sabato sera stavano cenando nella loro casa bifamigliare di Nuvolento, in provincia di Brescia. Ed è scoppiata l’ennesima lite, «per questioni banali, le solite», in un clima famigliare «ormai diventato insopportabile, fatto di litigi e tensioni continue», come ha spiegato la donna. 

Il marito (che viene descritto anche dalla figlia maggiore, 25 anni, che vive a Gardone Riviera, come un tipo burbero, autoritario, poco tollerante e sempre più nervoso) avrebbe accusato la moglie di non essere capace di educare il figlio: «Non capisci niente». Poi, sempre secondo la ricostruzione di Raffaella Ragnoli, l’uomo avrebbe anche iniziato a puntare contro di loro il coltello, minacciandoli di usarlo. «Vi prendo entrambi e vi faccio del male. Lui lo sgozzo». È allora che la donna è scattata: «Pensavo gli avrebbe fatto del male».

È stato il ragazzo a correre fuori casa a chiamare i soccorsi: «Aiuto! Mamma ha ucciso papà». Ma, nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari, per l’uomo, colpito alla carotide, non c’è stato più nulla da fare.

Il ragazzo è stato sentito dagli inquirenti in forma protetta, alla presenza di uno psicologo: non ha parlato di «difesa» da parte della madre, ma ha confermato le minacce verbali del padre autoritario e iracondo.

Raffaella sbrigava qualche lavoretto domestico in paese, per arrotondare, e viene descritta come una donna molto disponibile: si prendeva cura anche della mamma di Romano, che vive nell’appartamento al piano terra della bifamigliare e che è costretta a letto. In paese ne parlano come di una donna riservata, ma sempre pronta ad aiutare, sia in parrocchia che a scuola.