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Reazione pediatrica alle varianti Covid: al via studio UniMi a Bollate

L’Università degli Studi di Milano sta effettuando a Bollate uno studio scientifico finanziato dalla Comunità Europea con l’obiettivo di monitorare a livello internazionale la circolazione delle varianti virali di Covid e studiare la risposta degli anticorpi nella popolazione pediatrica (bambini e ragazzi, 6-14 anni).

Università di Milano a Bollate per studiare il Covid

L’ateneo milanese ha scelto Bollate come città tester per lo studio internazionale, visti i progetti precedenti (tamponi nelle scuole in piena pandemia) e le conseguenze che il Covid ha avuto nelle scuole bollatesi soprattutto nel 2021. “Abbiamo accolto con favore la proposta che ci ha fatto l’Università con cui abbiamo già collaborato e subito abbiamo sentito i dirigenti dei nostri istituti che, fatti i passaggi ufficiali, hanno dato la disponibilità“, spiegano il sindaco Francesco Vassallo e l’assessore alle Politiche educative Ida De Flaviis. “Ora è necessaria l’adesione da parte delle famiglie, così da avere un numero di test campione sufficienti a consentire la realizzazione dello studio. L’impegno chiesto, tramite le scuole, è davvero minimo ma allo stesso tempo molto importante dal punto di vista scientifico e consente alla nostra comunità di fornire elementi necessari alla realizzazione di uno studio internazionale”.

Le reazioni al Covid nei più giovani: lo studio

Dopo aver ricevuto la lettera scritta dal Comune, le famiglie devono compilare un breve questionario online e in due date (il 15 dicembre 2022 e, in seguito in una data di febbraio o marzo 2023 da pianificare) consentire la raccolta di un campione salivare attraverso un tampone del tipo usato nelle scuole per i progetti precedenti, oltre ad alcune gocce di sangue con pungidito per l’analisi sierologica. Le procedure saranno tutte svolte in sicurezza e sotto la supervisione di personale dell’Università di Milano. “I test proposti, come quelli usati nel passato, sono particolarmente adatti ai più piccoli poiché poco invasivi e di facile esecuzione – precisano i ricercatori dell’Università di Milano. Ma i dati raccolti sono importantissimi”.

Redazione web

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