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Regionali Lombardia, Majorino e la battaglia delle fake news. Il candidato Pd denuncia lo staff di Fontana: "Post diffamatori"

Ad una settimana dal voto per le Regionali in Lombardia, una polemica sui social scuote la campagna elettorale. Oggetto del contendere, alcune presunte "fake news" che, secondo il sito di notizie Fanpage.it, l'agenzia di comunicazione che gestisce i profili del governatore uscente Attilio Fontana avrebbe diffuso - a pagamento - per screditare uno degli avversari, il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Pierfrancesco Majorino.

L'eurodeputato del Pd ha fatto scattare subito la denuncia: "A seguito delle notizie apprese da alcuni organi di stampa, ho dato mandato ai miei  legali di procedere con una denuncia alla Procura della Repubblica di Milano e un esposto all'Agcom". Questa la motivazione: "Ho appreso che la destra ha alimentato, pagando, la proliferazione di fake news sul mio conto in questi giorni. La ritengo una cosa molto grave, è evidente che di fronte ad un'operazione finanziata per screditarmi e far sì che circolino bufale questo sia davvero un problema di carattere democratico. Aspetto delle scuse da Fontana visto che ho appreso che a "finanziare" i post incriminati "è qualcuno che gli è vicino". Infine: "Devo dire che tutto questo è la conferma del fatto che Fontana e soci hanno paura e io sono convinto che ce la giochiamo ancora di più". Secondo l'articolo pubblicato su Fanpage, alcuni post "diffamatori" nei confronti di Majorino sarebbero stati condivisi su pagine Facebook che "risultano riconducibili all'agenzia di comunicazione che cura la campagna elettorale per Attilio Fontana".

L'agenzia sotto accusa è la SocialCom, guidata da Luca Ferlaino. Che affida ad una nota la sua lunga replica: "Desideriamo smentire che da parte di SocialCom ci sia una strategia per screditare il candidato Pierfrancesco Majorino. La pagina Facebook citata dal giornalista di Fanpage in passato è stata utilizzata da noi prevalentemente per amplificare contenuti della testata Blitzquotidiano, con la quale avevamo un rapporto di collaborazione conclusosi nel 2021. La gestione della pagina Facebook era condivisa con altre realtà e professionisti che si occupano di comunicazione digitale e diffusione editoriale. Come è noto a chi si occupa di digital, non è possibile essere proprietari di una pagina Facebook, quindi l'attività di pubblicazione e sponsorizzazione può essere portata avanti da molteplici profili Facebook. I soli due contenuti riportati nell'articolo di Fanpage sono notizie di cronaca, che a noi non risultano essere oggetto di smentite o di querele per diffamazione e che sono state pubblicate su canali social e siti internet ripetutamente nell'ultimo periodo. Non capiamo come si possa parlare di "strategia" diffamatoria. Noi non possiamo risalire con certezza all'identità della persona, tra i tanti profili amministratore della pagina, che ha pubblicato/sponsorizzato le due notizie di cronaca indicate nel pezzo di Fanpage. Ad ogni modo, per evitare di alimentare tensioni, in questa fase finale della campagna elettorale dove fraintendimenti e strumentalizzazioni sono sempre possibili, abbiamo oscurato la pagina Facebook, così da risolvere la questione alla radice".