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Regno Unito e Grecia, "colloqui preliminari" sui marmi del Partenone contesi

LONDRA - E se i marmi del Partenone al British Museum tornassero davvero ad Atene? L’annosa questione tra Regno Unito e Grecia potrebbe trovare una soluzione, dopo la notizia che le parti hanno tenuto "incontri top secret” nel cuore di Londra: prima all’ambasciata greca del ricco quartiere di Mayfair e poi, la settimana scorsa, in un albergo a cinque stelle di Knightsbridge. Dove, secondo il quotidiano ellenico Ta Nea, sarebbero convenuti addirittura il primo ministro greco in persona, Kyriakos Mitsokatis, e il presidente del British Museum ed ex Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne.

Le parti fanno sapere che si tratta di “colloqui preliminari”. Ma certo non era mai spirato così ottimismo da Atene sui marmi trafugati e trasportati a Londra da Lord Elgin, ambasciatore britannico nell’Impero ottomano in bancarotta e afflitto dalla sifilide: 75 metri sottratti, anche violentemente, dei 160 totali del lungo e preziosissimo fregio dell’antica meraviglia greca, con i quali Elgin voleva ornare la sua villa in Scozia. Alla fine, le “Elgin marbles” vennero acquisite dal British Museum nel 1816, ed eccoci qui a riparlare di questa infinita diatriba. 

Ora però ci sono alcuni segnali che qualcosa potrebbe cambiare nel prossimo futuro. Nei giorni scorsi ci sono state trattative segrete a Londra. Secondo le autorità greche, la possibilità che un giorno i marmi possano tornare ad Atene non è solo “eccitante, ma anche concreta”. Del resto, qualche giorno fa, Mitsokatis ha tenuto un incontro alla London School of Economics in cui ha parlato di “progressi, finalmente”, e che “è possibile una soluzione win-win”, ossia che accontenti entrambe le parti. Ufficialmente, il British Museum ha sottolineato di “non voler smantellare la sua collezione”, ma non ha smentito la presenza del presidente Osborne ai colloqui con i rappresentanti ellenici.

Del resto, come sottolinea l’Observer oggi, lo scorso agosto il vicedirettore del British Museum, Jonathan Williams, aveva detto che il museo “era pronto a cambiare la temperatura del dibattito”, annunciando nuovi colloqui, soprattutto dopo che l’Unesco stessa aveva esortato a risolvere il problema a livello internazionale e politico. I due Paesi del resto, al di là di questa vicenda, hanno sempre avuto ottime relazioni della guerra di indipendenza greca del 1821. In passato, la Grecia ha offerto la cessione di antichità greche mai uscite dal Paese in cambio del ritorno definitivo - e non in prestito - dei Marmi ad Atene. Una proposta mai accettata dal Regno Unito, almeno sinora.