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Roberto D’Amato “Legalizziamo la Prostituzione”

Roberto D’Amato “Legalizziamo la Prostituzione”

GORIZIA – In Italia  c’è una specie di bigottismo o di falso moralismo radical-chic o meglio catto-comunismo critico verso la prostituzione. A tal proposito, premetto che in Slovenia, Austria, Germania, Svizzera, Francia, Spagna , Olanda , e altri paesi europei la prostituzione è legalmente e fiscalmente regolamentata col pagamento delle tasse. Ma, non in Italia dove ci sono questi intellettuali che criminalizzano la sessualità maschile e l’onanismo, hanno un odio ideologico  verso la sessualità, considerandola in funzione prettamente per la famiglia e la prole. Evidentemente, per queste puritane e puritani del piacere femminile e maschile, esso deve essere solamente poetico, romantico, idealizzato  come ai tempi del “Dolce Stil Novo”.
 La prostituzione è sempre esistita da più di duemila anni, veniva regolamenta sia nell’antica Grecia che ai tempi dei Romani, indifferentemente se era eterosessuale o omosessuale; anche le donne dell’aristocrazia romana pagavano i gladiatori per provare l’arte amatoria di questi formidabili guerrieri, come adesso i calciatori che dalle donne sono considerati delle divinità, anche se il loro livello culturale non è entusiasmante. 
In Italia abbiamo le moraliste intellettuali che con la scusa dell’etica e della oggettivazione del corpo della donna fanno una crociata contro gli uomini. In merito avrei una proposta magari provocatoria: istituzionalizziamo le case di tolleranza sia per gli uomini che per le donne, così il rapporto fra uomo e donna non sarà più competitivo. In Italia, la morale cattolica ha insegnato che il matrimonio viene visto in funzione della riproduzione e del rapporto di copia. A l’uomo e alla donna piace trasgredire magari anche con  il sesso a pagamento, un modo per uscire dalla solita e noiosa routine borghese, che ci soffoca con i suoi pregiudizi, le sue ipocrisie, i suoi falsi miti e soprattutto i suoi ridicoli schemi, inoltre gli esseri viventi comprando l’amore si sentono puri come dei neonati appena nati.  
Nel 1770 lo stesso marchese de Sade esaltava la prostituzione definendola l’elisir della giovinezza, premetto che lui ebbe un ‘educazione molto religiosa, addirittura  Casanova libertino per eccellenza(ex prete), non disdegnava le donne mercenarie.

Principe Dott. Roberto D’Amato