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Rocco Siffredi da Chico Forti (VIDEO): ''Aiutiamolo, è innocente. Una madre di 95 anni lo aspetta''. Lo zio Gianni: ''Confido nel Governo, stavolta voglio crederci''

Chico Forti e Rocco Siffredi sono stati insieme per 5 ore e mezza “Aveva un’energia pazzesca. Una forza di volontà di spiegare e raccontare. Era proprio un fiume in piena”. Lo zio Gianni ha spiegato che l'8 febbraio, in occasione del compleanno di Chico Forti, a Trento arriverà una sua statua. "Io confido molto nel supporto serio del nuovo Governo e anche dell'attenzione della comunità in Trentino e in Alto Adige” spiega a il Dolomiti. 

TRENTO. “Confido molto nel governo, affinché si possa aprire la strada giusta. Voglio crederci davvero questa volta. Al momento è necessario l'aiuto di tutti, ogni mano che si può dare va bene perchè serve anche per tenere alto il morale di Chico”. Queste le parole a il Dolomiti dello zio Gianni Forti che ancora una volta mostra una forza d'animo enorme per rivedere finalmente in Italia Chico.

L'8 febbraio in occasione del compleanno di Chico Forti, a Trento arriverà una sua statua. Un momento importante, ha spiegato lo zio. “Con lui cerchiamo di sentirci costantemente – ci spiega Gianni Forti – ma non è semplice, per email è difficile e la posta non esiste. Quello che posso dire ora è che l'unica soluzione può essere quella politica. Io confido molto nel supporto serio del nuovo Governo e anche dell'attenzione della comunità in Trentino e in Alto Adige”.

Nei giorni scorsi, intanto, a far visita a Chico Forti, è stato Rocco Siffredi. “Finalmente ho conosciuto il vero mito, il grande Chico Forti”. Le prime parole di Siffredi nel lungo video che ha deciso di pubblicare per raccontare la sua visita in carcere a Chico Forti avvenuta sabato 21 gennaio.

Chico è condannato all’ergastolo in America nel 2000 per l’omicidio di Dale Pike. 

Rocco Siffredi ha deciso di raccontare la sua esperienza, la sua visita a Chico Forti nel carcere di Miami. Siffredi racconta la sua voglia di incontrarlo e di abbracciarlo. “Per avere l’incontro sono stato una settimana a Miami: mi hanno analizzato il passaporto, la polizia ha controllato tutto il mio background per capire se era il caso o no di farmi entrare nel penitenziario. Sono molto selettivi e soprattutto c'è una giornata particolare” spiega l'attore e produttore televisivo.

“La polizia ci ha fatto due controlli, il primo dei documenti e già ci facevano lasciare tutto quello che avevamo. Poi – racconta Rocco Siffredi - siamo entrati in un’altra stanza per il controllo nudità. Volevano sapere se ce l’ho veramente grosso come dicono oppure no”, scherza ma con una punta di amarezza aggiunge: “Lì ti guardano dappertutto perché sono molto attenti”.

Rocco Siffredi riesce poi finalmente a entrare e a vedere Chico Forti. “Entro e gli grido: mito!” spiega. “È stata un’emozione – continua il racconto – La prima cosa che ho notato sono stati i muscoli, di come fosse ben messo fisicamente e lui mi ha raccontato che bisogna esserlo, che si allena”.

Chico Forti e Rocco Siffredi sono stati insieme per 5 ore e mezza “Aveva un’energia pazzesca. Una forza di volontà di spiegare e raccontare. Era proprio un fiume in piena”.

Siffredi racconta come vive oggi Chico Forti: “È in una stanza con 40 persone, non più con un solo detenuto in cella. Dice che prima rischiava di più la vita, ora invece è in mezzo alle gang da cui però è rispettato e protetto".

Infine l'appello a tutti di “essere sempre di più” a sostenere Chico. “Più siamo e più aiutiamo l'energia di Chico Forti a rimanere lì con lui. C'è una madre di 95 anni che lo attende a casa, c'è lo zio e tanti suoi amici. Chico forti è innocente. Va aiutato”.