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Rom alle elezioni, minacce: ma non sono razzista, vivo con una nigeriana, l’autodifesa del consigliere leghista

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Campagna elettorale misera e miserabile. A misura di elettore

Tutti, sulle colonne dei quotidiani seri come nel mugugno d’ordinanza sui bus, tutti, dai politologi d’alti studi ai bulli di parole e sentimenti della vita quotidiana, tutti, dai letterati agli analfabeti di politica e di qualunque altra cosa, tutti concordano che è stata una campagna elettorale misera. Misera, miserevole e a tratti miserabile. Lo dicono […]

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Rom alle elezioni, minacce, promesse feroci contro: ma non sono razzista, vivo con una nigeriana, l'autodifesa del consigliere leghista

Rom alle elezioni, minacce: ma non sono razzista, vivo con una nigeriana, l'autodifesa del consigliere leghista
Rom alle elezioni, minacce: ma non sono razzista, vivo con una nigeriana, l'autodifesa del consigliere leghista

Rom alle elezioni, minacce: ma non sono razzista, vivo con una nigeriana, l’autodifesa del consigliere leghista

Rom, la campagna elettorale non manca di iniziative contro di loro. Minacce, promesse di punizioni feroci.

Il consigliere Alessio Di Giulio, capogruppo del partito  di Salvini nel quartiere 3 di Firenze ha fatto un video che mostra una donna rom e che è anche un selfie per garantire che “Vota Lega e i rom spariranno dalle strade”.

Chiediamo al famoso musicista e direttore d’orchestra Santino Spinelli, in arte Alexian, primo rom nominato commendatore da un presidente della Repubblica italiana.

Che impressione le ha fatto questa brutta vicenda?

Premetto che in quasi tutte le campagne elettorali i Rom e Sinti vengono usati come capri espiatori. Parte delle istituzioni, parte della politica e parte dei mass media lo permettono. L’antiziganismo o romofobia, il razzismo specifico per i Rom e Sinti, è largamente diffuso a tutti i livelli sotto lo sguardo indifferente dell’opinione pubblica che è veicolata a questo.

Non a caso l’83% degli italiani odiano i Rom e Sinti ma senza conoscerli realmente da un punto di vista storico, culturale, linguistico, letterario, gastronomico, antropologico. Nessuno sa che l’inclusione dei Rom e Sinti è molto più avanzata rispetto a ciò che si fa credere e che la maggioranza dei Rom e Sinti sono cittadini italiani presenti in Italia da oltre sei secoli. Molti Rom e Sinti sono celebrità mondiali: Rita Hayworth, Zlatan Ibrahimovic, Elvis Presley, Bob Hopkins, Charlie Chaplin, Madre Teresa di Calcutta e tantissimi altri.

Le cose non accadono casualmente ma è frutto di una precisa volontà politica, istituzionale e mediatica. L’esclusione è stata creata ad arte con i Campi Nomadi. I Rom e Sinti non sono nomadi per cultura. In realtà si è voluto creare un business sulla pelle di anziani, donne e bambini come Mafia Capitale ha rivelato ed è emerso solo una parte del marcio che esiste a riguardo.
Il fatto razzista di per se non mi sorprende perché è uno dei tanti episodi razzisti quotidiani contro Rom e Sinti.

L’individuo in questione ha dimostrato una grande miseria umana e poca intelligenza politica, ma allo stesso tempo si è sentito protetto e autorizzato a fare ciò che ha fatto. È una vergogna per l’italianità che vorrebbe rappresentare. Dovrebbero essere gli italiani ad indignarsi e a ripudiare soggetti del genere e a condannare atti di questo tipo più che i Rom e Sinti. Nessuna condanna pubblica. Questo è il livello di civiltà del nostro Paese. Dal video si evince invece la grande umanità della Romni, la donna Rom, la sua grande dignità e la sua pacatezza. Un contrasto netto tra un bruto dal ghigno sprezzante e un essere umano.

Di Giulio sostiene di non essere razzista perché la sua compagna è nigeriana.

Dice di non essere razzista? Tutti i razzisti lo dicono cercando di giustificarsi. Si può essere non razzisti verso una “razza”, per esempio gli africani, o meglio, in questo caso, le africane, ed essere razzisti verso altre “razze” e popolazioni. Fermo restando che le razze non esistono.
In questo caso specifico ci si potrebbe chiedere: il rapporto con la donna nigeriana su cosa è basato? Il ghigno di Di Giulio la dice lunga… Sono comunque affari loro, ma chiedo: cosa può insegnare ai suoi figli un individuo del genere?

A Milano l’1 settembre è stato definitamente chiuso il campo rom abusivo di via Vaiano Valle.  L’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, si è vantato anche su Facebook.

 “Le giunte di destra lo hanno tollerato per ben 14 anni, le giunte di sinistra lo hanno chiuso creando alternative con regole, sicurezza e solidarietà. Questa la differenza: c’è chi urla, si fa vistosi selfie ma lascia i cittadini nel degrado e c’è chi lavora e chiude i campi rom, cerca la vera integrazione. Così si interrompe una storia lunga 25 anni di insicurezza, rifiuti, degrado. Si riqualifica un’area, si dà la possibilità, a chi vuole, di integrarsi, nella legalità”.

Guarda caso, dopo ben 25 anni si è deciso di chiudere quel campo tre settimane prima delle elezioni.

A Milano, come a Roma e in altre città italiane a partire dagli anni ’80, la politica nei confronti dei Rom e Sinti è stata la stessa sia delle giunte di destra che di sinistra, ovvero una politica di segregazione razziale e di becero assistenzialismo. Non si è voluto includere i Rom stranieri così come i Rom e Sinti italiani, presenti in Italia fin dal XV secolo, sono stati trattati come “stranieri” o cittadini di serie Z.

Le associazioni tanto laiche che religiose hanno sfruttato questa situazione creando di fatto ziganopoli a tutto svantaggio delle comunità romanès più fragili che invece di essere incluse sono state tenute ai margini per sfruttare i fondi istituzionali e soprattutto fondi europei destinati all’inclusione dei Rom e Sinti. 

Dopo Mafia Capitale i Campi Nomadi non sono stati più finanziati ed ecco che iniziano a svuotarsi poiché la segregazione e l’assistenzialismo becero non sono più fonte di guadagno. Resta invece immutato l’interesse politico sotto le elezioni dei Rom e Sinti come capri espiatori ideali su cui riversare il malcontento generale. Faccio un esempio concreto:

In 40 anni circa 30 mila rom stranieri fuggiti dalla guerra dei Balcani e dalla Romania post-Ceausescu sono stati tenuti segregati nei famigerati Campi Nomadi senza alcuna inclusione con tutte le inevitabili conseguenze di degrado sociale con conflitti annessi con la popolazione locale. Oltre 120 mila ucraini fuggiti dalla guerra con la Russia sono stati accolti, alloggiati e inclusi in soli 2 mesi. Due pesi e due misure. Questa è la politica che spesso ha risvolti disumani.

A Roma c’è lo strano e allarmante caso di Hasib Omerovic

36 anni, sordomuto dalla nascita, abitante a Primavalle, volato giù dalla finestra e ora in coma dopo l’ingresso piuttosto energico di quattro poliziotti nella sua abitazione, una casa popolare assegnata ai genitori di Hasib e alle sue sorelle, una delle quali disabile anche lei.

Io non credo che Hasib sia stato buttato giù dai poliziotti, ma sono sicuro che se non si fosse trattato di un rom i quattro poliziotti non si sarebbero comportati come pare si siano comportati.

A  partire dal non avere un regolare mandato firmato da un magistrato per entrare in quella casa.

Ripeto i Rom sono trattati come cittadini di serie Z e come indesiderati con un odio che rasenta la follia. Queste sono le conseguenze di un antiziganismo dilagante a tutti i livelli. Se accadono queste cose perché ci si sente autorizzati e tutelati dalle istituzioni e dalla politica. Le cose non accadono casualmente ma sono la conseguenza di un sistema che purtroppo visto dal punto di vista dei Rom e Sinti è marcio e disumano, visto dal punto di vista dei Gagè (non Rom) è legale e regolare. Occorrerebbe una profonda riflessione che pone al centro una seria questione etico-morale. Ma società italiana intossicata dai pregiudizi è pronta a questa riflessione???