Hanno aperto i cocktail bar più amati in città: il primo è stato il Mag Navigli, nel 2011, poi sono seguiti altri sei, per un totale di 7 cocktail bar, come 7 sono i soci barman e amici che fanno parte della famiglia Farmily, progetto fondato da Flavio Angiolillo e Mattia Vita.
Da allora, in zone diverse della città, i cocktail bar di Farmily hanno animato la vita di Milano, ognuno con il suo stile: 1930, lo speakeasy segreto a cui si entra dalla porta del retro di un anonimo «negozio», il Backdoor 43, il bar più piccolo del mondo (4 mq di superficie - 4 posti a sedere), l'Iter, fusion cocktail bar con cucina (che gira il mondo con i sapori, ora è il momento della Scozia), l'elegante Mag Pusterla, e l'ultimo nato, Tripstillery, il bar con distilleria interna per produrre i propri distillati.
È proprio la materia prima di altissima qualità a base di prodotti naturali e selezionati, uno dei punti di forza Farmily, che dal 2020 produce anche il suo proprio bitter, il Fusetti: «Nel mondo del bitter nessuno utilizzava un altro prodotto che non fosse il solito bitter», racconta Flavio Angiolillo. «Durante la pandemia abbiamo dedicato sei mesi a fare questa ricetta. Abbiamo fatto tanti blind test, per confrontare Fusetti con altri bitter, e tutti preferivano il nostro. E così siamo partiti: gli abbiamo dato il nome di Mario Fusetti è un eroe della Prima Guerra Mondiale che affrontò gli austriaci con un esiguo drappello. Anche noi siamo stati coraggiosi ad affrontare le grandi multinazionali con un piccolo budget».