A fine agosto un temporale ha colpito la città di Roma. Con il trono di Rocky Albino Ruberti tremante e la testa ispida del "potente" sindaco Gualtieri, i Democratici hanno confezionato una classica tre giorni. A scatenare la bomba è un video pubblicato dal quotidiano il Foglio, durante il quale la "vera anima" del personaggio esce in pieno vigore. Una cena che si conclude con una minaccia, un alterco: "Inginocchiati o ti sparo".
Le prime ripercussioni della controversia si sono già verificate. I democratici hanno chiesto le dimissioni immediate di Ruberti e Francesco de Angelis ha ritirato la sua candidatura. Ma proviamo a mettere ordine su un incidente destinato a segnare il sindaco e il suo consiglio, e magari anche ad avviare una riorganizzazione post-elettorale.Lo scenario della cena. Al tavolo ci sono l'ex deputato PD e candidato di settembre Francesco De Angelis e il fratello Vladimiro. Insieme a loro Sara Battisti, consigliere provinciale di Frosinone e socia di Ruberti.
Ruberti: "
Per esempio, a un certo punto Rocky Luberti esplode su De Angelis. "Devi venire qui, inginocchiarti e scusarti, o scrivo quello che mi hai chiesto stasera a tavola. Lo scrivo subito! 5 minuti! Li ucciderò!". Il resto di è in un video che è diventato rapidamente virale ed è finito su Titok per creare un caso planetario.
Al di là dei metodi non urbani che usava Ruberti, ci si può chiedere che cosa volessero dire le sue parole: Che proposizione volgare avrebbe fatto il fratello di de Angelis, Vladimiro? E cosa significa il grido di Ruberti "me te buy" in ricordando le parole che avrebbe detto Vladimiro? qual'è il rischio? Quali interessi economici (o politici) avrebbero portato all'"offerta di acquisto" che Ruberti ha respinto con rabbia cieca? La domanda a cui i tre politici devono rispondere è se ci sono stati discorsi sul calcio (assurdità) come affermato dalle persone coinvolte, o c'è qualcosa dietro? Insomma, cosa dovrebbe vendere Ruberti e in cambio? Insomma, la presunta offerta di acquisto di Vladimiro de Angelis era legale? Le stelle si dirigono da Zetema alla Lazio ai comuni
Una fonte democratica non identificata ha detto: Non possiamo fermarci senza conseguenze”. Dunque, o per la forma che ricorda più Gomorra che per la dignità organizzativa richiesta dai vertici dell'organizzazione della città di Roma, o per la sostanza che resta ben celata, o per la carriera dell'ex capotribù .è chiaro. Zetema, che fino al 2017 (presidente e amministratore delegato) è stato capo di gabinetto della Lazio Zingaretti fino al consiglio comunale dell'anno scorso, è destinato ad uscire.
Ruberti: dai barbecue di blocco alle acrobazie per bambini
La violenza verbale in cui Ruberti risponde a suggerimenti osceni è folle del terzo episodio. Anche i democratici nel bel mezzo della loro campagna elettorale hanno avuto casi che si sono già diffusi in tutto il mondo grazie ai social. Non so chi sia", ha aggiunto a una grigliata 2020 completamente chiusa con un amico sulla terrazza di la casa. No grazie. Ma non questa volta. In quanto carnefice, c'è il rischio che Ruberti diventi una vittima. E dopo anni di massacro di collaboratori nelle sale del Consiglio Comunale e di ostentazione e controllo del potere, rischia di cadere per reazione a qualcuno che lo vuole "comprare".
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