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Rula Jebreal attacca Giorgia Meloni sul padre. FdI insorge, i social contro la giornalista: "Ancora in Italia?"

"Rula Jebreal ha superato il limite", così il senatore FdI Massimo Ruspandini. "Jebreal getta discredito", dichiara Paola Frassinetti, deputata FdI. Per un altro deputato FdI, Emanuele Prisco, "continua il clima d'odio". Secondo l'onorevole FdI Ylenja Lucaselli", "è prova di squallore radical chic". Su Twitter in molti accostano le parole della giornalista italo-israeliana di origine palestinese alla replica di Giorgia Meloni che annuncia querela. Molti i commenti, uno per tutti a sintetizzare il sentiment negativo: "Quindi la Turci, la Pascale, la Jebreal e quelli che 'se vince la destra me ne vado dall'Italia', si tolgono dalle p...? Davvero davvero?".

Non si placa dunque la reazione di Fratelli d'Italia e dei suoi sostenitori sui social, a 24 ore dall'attacco di Rula Jebreal a Giorgia Meloni per una vicenda legata al padre della leader FdI arrestato in passato per narcotraffico secondo la stampa spagnola. "La Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri, per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli minaccia alla sicurezza. In una democrazia ci sono responsabilità individuali, NON colpe/punizioni collettive". Questo il tweet della giornalista cresciuta in Israele e poi trasferitasi in Italia, che ha provocato lo sconcerto FdI per dichiarazioni giudicate offensive e "indegne". Anche perché Jebreal ha aggiunto un secondo tweet nel quale scrive che Giorgia Meloni, postando il video dello stupro di Piacenza, avrebbe detto in passato che "i richiedenti asilo sono criminali che vogliono sostituire i bianchi cristiani".

"I richiedenti asilo sono criminali che vogliono sostituire i cristiani bianchi". Una frase vergognosa mai detta da @GiorgiaMeloni e che #RulaJebreal attribuisce al presidente FDI. In attesa che la giustizia faccia suo corso spero ordine giornalisti prenda immediati provvedimenti pic.twitter.com/IuZ3EQ1wEt

— Daniela Santanchè (@DSantanche) September 29, 2022
Un accostamento che ha indignato i rappresentanti del partito di Meloni. "Le affermazioni diffuse via social - scrive il capogruppo FdI alla Camera Francesco Lollobrigida -  dalla signora, anche se è difficile definirla tale, Rula Jebreal, sono vergognose e farneticanti. Per attaccare Giorgia Meloni  utilizza la storia personale del padre che la abbandonò quando aveva un anno di età e che Giorgia Meloni stessa ha raccontato di aver escluso dalla sua esistenza durante l'infanzia. Di quell'uomo fu vittima e oggi lo è anche di una giornalista senza scrupoli né alcun limite etico, che pur di aggredirla è pronta a sfruttare una vicenda dolorosa rispetto alla quale Giorgia Meloni non solo è estranea, ma ne è rimasta danneggiata sotto ogni aspetto. La seconda questione appare ancora più grave sul piano deontologico per una persona che si definisce giornalista e opinionista televisiva, e cioè l'attribuzione di gravissime affermazioni e posizioni politiche che in realtà Giorgia Meloni mai ha pronunciato né pensato. È evidente che il risultato elettorale ha obnubilato le menti di molti, spingendoli a prendere posizioni ingiustificabili".

Lollobrigida si augura poi "che il Presidente Meloni agisca per vie legali a tutela sua, del partito che rappresenta e dei milioni di cittadini che le hanno conferito democraticamente fiducia".

Immediata poi la replica, tra le tante, del capogruppo del Senato, Luca Ciriani: "Solidarietà a Giorgia Meloni vittima di un attacco vergognoso e infimo da parte di Rula Jebreal a cui evidentemente la vittoria di Fratelli d'Italia ha fatto perdere qualsiasi controllo". "Le pagine di alcuni quotidiani italiani e spagnoli e il tweet  di Rula Jebreal sulla storia personale di Giorgia Meloni costituiscono il punto più basso della stampa sedicente democratica. Qual è il nesso logico di un padre che ha abbandonato le figlie in tenera età e la irresistibile ascesa di una donna pulita, idealista e determinata come Giorgia? A lei, alla sorella e alla loro mamma, giunga il mio abbraccio affettuoso contro questa violenza impietosa e ingiusta che invece di rimarcare il riscatto di Giorgia rispetto a una vita dura e difficile, celebra il vergognoso e osceno lancio di fango", aggiunge il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.

La vicenda del padre della Meloni risale a 27 fa, era il 1995, quando in Spagna il padre Francesco Meloni, fu condannato a nove anni di reclusione per narcotraffico alle Canarie. All'epoca la leader di Fratelli d'Italia aveva appena raggiunto la maggiore età e da sette anni aveva rotto i ponti con quel genitore che, quando aveva circa un anno, l'aveva abbandonata, lasciandola sola con la madre. La notizia è rispuntata in questi giorni sulla stampa spagnola.