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Russia: reclusione fino a 20 anni per i militari che passano agli ucraini

Una riforma in Russia prevede multe di poco più di 18.000 euro per ricorsi pubblici contro le autorità, e le azioni saranno punite con il carcere se si stima che si tratti di una minaccia contro la madre patria.

Soldati russi
Soldati russi – NanoPress.it

La Duma di Stato, il parlamento russo, ha approvato nella prima delle tre letture, una serie di emendamenti al codice penale, per punire più severamente la collaborazione con organizzazioni straniere “contro gli interessi nazionali” e cambiare schieramento in quelle “azioni a cui partecipa la Russia che coinvolgono l’uso delle armi”.

Russia: regole severe per ‘l’operazione militare speciale’

Un eufemismo che riguarda l’offensiva contro l’Ucraina, che Mosca non considera legalmente una guerra, ma una “operazione militare speciale”, con tutti i limiti che questa ha per una mobilitazione generale e per i diritti dei suoi combattenti. Con questo “chiarimento” -come definito dai deputati del partito del presidente russo, Vladimir Putin, che hanno presentato la riforma-, i militari che passano dalla parte ucraina rischiano fino a 20 anni di carcere.

Come uno di loro, Ernest Valéyev, ha spiegato a Interfax, la responsabilità penale per alto tradimento esisteva già nel diritto sovietico, “ma quando hanno redatto il codice penale della Federazione Russa, questa disposizione è scomparsa”. La nuova normativa prevede anche tra i 12 e i 20 anni di reclusione e una multa fino a mezzo milione di rubli (poco più di 9.000 euro al cambio ufficiale) per i cittadini russi che partecipano ad “operazioni militari” “contro gli interessi del Paese”.

Oltre al cambio di schieramento, qualsiasi collaborazione con organizzazioni straniere, non solo i servizi di intelligence, “che sono diretti contro la Federazione Russa” sarà perseguita con una reclusione compresa tra 2 e 8 anni e un milione di rubli. Uno degli emendamenti estende la responsabilità penale ai cittadini russi che sostengono organizzazioni dichiarate indesiderabili dal Cremlino non solo all’interno del Paese, ma anche al di fuori dei suoi confini.

I ‘traditori’ della patria puniti con misure severissime

Questi includono Open Russia, del milionario in esilio Mikhail Khodorkovsky, e Bellingcat, una piattaforma investigativa straniera che, tra le altre indagini, ha rivelato il seguito del Servizio di sicurezza federale (FSB) all’opposizione Alexei Navalni, cosa che lo stesso Putin ha confermato a fine 2020.

Mikhail Khodorkovsky
Mikhail Khodorkovsky – NanoPress.it

I nuovi emendamenti renderanno la raccolta di dati “a scopo di trasferimento di informazioni che possono essere utilizzate contro le forze armate russe” punibile con una reclusione compresa tra 10 e 20 anni. Allo stesso modo, la riforma prevede sanzioni fino a un milione di rubli (circa 18.000 euro) per ricorsi pubblici contro le autorità russe, azioni che saranno punite fino a sette anni di reclusione se il Cremlino ritiene che vi sia una minaccia violenta.

Le modifiche legislative implicano anche un aumento da 8 a 18 anni della pena massima per il reclutamento di mercenari. Secondo la legge, un mercenario “è una persona che agisce per ricevere un compenso materiale e non è cittadino dello Stato che agisce in conflitti armati né risiede stabilmente nel suo territorio”.

Nonostante questo divieto, appaltatori come Wagner operano in Russia, i cui combattenti hanno agito in scenari come Ucraina, Libia e Siria; e a parte la sua legislazione, il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigú, ha annunciato l’11 marzo il reclutamento di migliaia di siriani per rafforzare la sua operazione speciale in Ucraina.