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Per il prossimo 8 febbraio i sindacati hanno indetto uno sciopero per protestare contro la possibile chiusura dello stabilimento Safilo di Longarone: “L’azienda ha mancato di rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori”

LONGARONE. “Difenderemo lo stabilimento di Longarone” è questa la promessa dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che per il prossimo 8 febbraio hanno indetto uno sciopero in tutti i siti operativi di Safilo dopo i minacciosi annunci sulla possibile chiusura della struttura di che si trova in provincia di Belluno. Qui infatti sono impiegati 472 addetti che ora rischiano di perdere il posto di lavoro. Per lo stesso giorno dello sciopero sarà organizzata anche una grande manifestazione a Longarone. 

“È inaccettabile che la Safilo decida che lo stabilimento di Longarone non è più strategico in base alle strategie di mercato. Ed è inaccettabile che un’azienda, che nel 2022 ha aumentato il suo fatturato, si permetta di giocare con i destini di oltre 400 famiglie come se niente fosse. Respingiamo con forza ogni iniziativa dell’azienda in questo senso”, così la segretaria nazionale della Filctem Cgil, Sonia Paoloni, ha commentato la notizia.

Secondo i sindacati “l’azienda ha mancato di rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori” poiché nei precedenti incontri avrebbe sempre rassicurato sulla tenuta e lo sviluppo di tutti i siti produttivi veneti. “Riteniamo questa una scelta ingiustificata, assurda e che risponde alla sola logica del profitto”.

Le sigle sindacali denunciano anche il mancato rispetto degli accordi sottoscritti nel 2019 con l’allora Ministero delle Imprese e del Made in Italy, “che stabilivano la gestione degli esuberi nei tre stabilimenti senza prevedere il disimpegno di Safilo Group Spa da nessuno dei tre stabilimenti in Veneto”.

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