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Salvini prenota un nuovo ministero: "Famiglia e natalità"

SARONNO (VARESE) - Assemblea provinciale della Lega di Varese, terra originaria del Carroccio: più che un fisiologico incontro politico sembra un ritrovo in un bunker. La sala comunale Aldo Moro presidiate dalle forze dell'ordine, più il servizio di sicurezza interno al partito a raddoppiare il controllo degli accessi - niente giornalisti, si entra solo mostrando tessera di socio della Lega e documento, una volta dentro niente riprese coi telefoni - più le tende chiuse ermeticamente, casomai si vedesse qualcosa da fuori. Matteo Salvini entra con la sua auto dai vetri oscurati, Giancarlo Giorgetti anche. Da queste cose si capisce che l'aria non è delle migliori nel partito.

Comunque, dopo 23 interventi anche molto critici con le scelte politiche della Lega degli ultimi anni, la maggior parte della base chiede l'autonomia 'tradita', Salvini prende la parola e tenta di riannodare i fili della sua leadership. Per intanto prenota due ministeri che ritiene debbano andare alla Lega con il nuovo governo di centrodestra: Affari regionali (appunto, per l'autonomia) e "della Famiglia e Natalità", così ha in mente di chiamarlo il segreterio federale. Parlando ai suoi ricorda che sì la Lega ha perso consensi, una flessione però naturale dovuta all'anno e mezzo di permanenza nel governo Draghi. Se Giorgia Meloni e Fdi hanno raggiunto certi risultati è perché "stare all'opposizione è ovviamente più facile".

Salvini promette al partito di indire i vari congressi, "li faremo tutti", assicura. Sul comitato nord di Umberto Bossi nessuna bocciatura, anzi, "caldeggio sempre ciò che ha da dire il nostro fondatore". Salvo però dispiacersi se per caso qualcuno tenti di tirarlo per la giacca, è il suo ragionamento.

"Un confronto di maturità vera", sorride a mezzanotte passata il senatore Stefano Candiani. "Una bella discussione, certo anche critica, ma così si fa nei partiti", saluta il capogruppo uscente a Palazzo Madama Massimiliano Romeo. Alessandro Amadori, sondaggista e consulente di Salvini, presente anche lui, annuisce: "Trovo sicuramente auspicabile che la Lega passi a una concezione più partecipativa della vita interna, ripartendo dalla vita di partito, dall'ascolto, dal rafforzamento della struttura". Insomma, i congressi si faranno come ha detto il Capitano, quanto realmente aperti e contendibili però si vedrà.