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Sanremo, chi sono i finalisti sezione Giovani

Festival di Sanremo 2022, serata finale

Dopo le audizioni dal vivo dei 42 artisti nella sede Rai sono stati selezionati tutti i finalisti

di Chiara Beltrami,

Dopo le audizioni dal vivo dei 42 artisti, nella Sala A della Rai di via Asiago dove sono stati selezionati i primi 8 finalisti, si completa con i 4 artisti provenienti da Area Sanremo la rosa dei 12 finalisti di Sanremo Giovani, che il 16 dicembre in prime time su Rai1 e Rai Radio2, si contenderanno la possibilità di essere tra i tre ad esibirsi sul palcoscenico del Teatro Ariston nella veste di’Big’ durante l’edizione numero 73 del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Ecco un profilo dei 12 finalisti e le loro sensazioni in vista dell’appuntamento sanremese.

  • Colla Zio con ‘Asfalto’, da Milano: “Eravamo un gruppo di amici che si è conosciuto nelle strade di Milano. Ci ispiriamo al cantautorato italiano, come Battiato, ma anche a tanti autori inglesi e internazionali, essendo in cinque abbiamo gusti diversi e quindi ci stimoliamo a vicenda”.
  • Fiat 131 con ‘Pupille’, da Rende (Cs): “Chi fa musica in Italia vive Sanremo come il sogno di una vita. Per i miei brani mi ispiro alla vita vera, artisticamente a Lucio Dalla”.
  • Gianmaria con ‘La città che odi’ da Vicenza: “E’ un bel traguardo. Ho partecipato ad X Factor l’anno scorso e ora sono qua, con le mie influenze rock”.
  • Giuse The Lizia con ‘Sincera’ da Palermo: “Per me entrare a Sanremo è far parte della storia del nostro Paese. Mi sono formato dal cantautorato che ascoltavano i miei genitori. Battiato su tutti”.
  • Maninni con ‘Mille porte’, da Bari: “Non vedo l’ora di salire su quel palco. Facevo il chitarrista, qualcuno doveva pur cantare quelle canzoni, così ho deciso di cantarle io”.
  • Milda con ‘Malditè’, da Caracas: “Mi sono innamorato del rap poi ho scoperto la musica R&B e il pop. Posso dire che la mia musica è una fusione di questi tre generi”.
  • Noor con ‘Tua Amelie’, da Urbino: “Il mio nome significa luce in persiano. Ascolto canzoni del Kirghizistan, il Paese di cui sono nata, ma anche autori russi e Britney Spears”.
  • Olly con ‘L’anima balla’ da Genova: “Sono qui per vivere. Facevo freestyle a Genova in maniera del tutto indipendente poi sono arrivati i primi contratti. Non l’avrei detto di arrivare qua”.
  • Romeo & Drill con ‘Giorno di scuola’, da Roma: “Veniamo dalla Cassia, siamo cresciuti con la vecchia scuola romana e Franco126, dalla stima reciproca è nata un’amicizia. Il nostro messaggio è di non mollare mai, con l’impegno e nonostante i fallimenti ce la si può fare”.
  • Sethu con ‘Sottoterra’, da Savona: “Ascoltavo i Pink Floyd, mi hanno fatto prendere in mano la chitarra. Oggi è un nuovo capitolo della mia vita, nei miei testi parlo di salute mentale”.
  • Shari con ‘Sottovoce’, da Monfalcone (Go): “Spero ci divertiremo, ho iniziato con il karaoke, poi ho studiato pianoforte, mi ispiro a Mina e ad Amy Winehouse”.
  • Will con ‘Le cose più importanti’, da Vittorio Veneto (Tv): “Sono partito dal rap con Fabri Fibra e Marracash, all’inizio della pandemia ho iniziato a scrivere. Nei miei testi parlo d’amore, non per forza in modo romantico”.

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