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Sanremo in tv, un banco di prova per Amadeus: la sua quarta prova all'Ariston è la più difficile

Negli spot in cui corre con Gianni Morandi, sempre fresco come una rosa, Amadeus chiede di fermarsi per mangiare una cosa in un ristorantino ma il ragazzo di Monghidoro, 78 anni, inflessibile, che sarà suo complice sul palco dell’Ariston, gli intima di continuare a correre. Il traguardo è Sanremo, e ci siamo: sfida sé stesso dopo tre edizioni trionfali. Il festival (7-11 febbraio) deve ancora iniziare, già preceduto dalle polemiche - che festival sarebbe senza? - la politica litiga per il video del presidente Zelesnky previsto la serata finale. L’Italia manda i suoi aiuti militari all’Ucraina, il governo appoggia l’operato del presidente che difende il paese invaso dai russi, ma c’è chi è contrario a due minuti in cui chiederà ancora aiuto. Il contesto è “troppo leggero”, sarà leggero ma l’ascolto è pesante: c’è un programma migliore per farsi ascoltare? L’evento nazionalpopolare ha ospitato leader, operai, appelli contro i licenziamenti, la discriminazione sessuale (Roberto Benigni che recitò la lettera di Oscar Wilde, scritta per il suo amato), la violenza sulle donne, anche la campagna per cancellare il debito - nel 2000 Fabio Fazio ospitò Bono – da anni non è più solo palco fiorito e canzonette.  

Per Amadeus l’edizione numero 73 è un banco di prova. Debutta come conduttore e direttore artistico nel 2020, con accanto Fiorello. Vince Diodato con Fai rumore, giusto il tempo di festeggiare e poi l’Italia sarebbe stata chiusa per covid, quella canzone meravigliosa diventa la colonna sonora del lockdown. Nel 2021 è l’anno del teatro vuoto, c’è ancora Fiorello al fianco di Amadeus, vincono i Måneskin che infiammano il palco con Zitti e buoni (e spiccano il volo per l’America). Nel 2022 il romanticismo di Blanco e Mahmood con Brividi rimette le cose a posto: va bene il rock, ma vuoi mettere l’amore? Numeri da record, i festival targati Amadeus fanno ascolti da un’altra era televisiva. Una media 10 milioni 114mila spettatori nel 2020, 8 milioni 466 mila nel 2021, 11milioni 270 mila l’anno scorso, con uno share da mondiali di calcio: il 58%. 
Il conduttore dei Soliti ignoti, in onda tutte le sere come un soldatino, diventa re sul palco dell’Ariston. Quest’anno festival senza tamponi e senza mascherine, 28 cantanti in gara, serate infinite con la voglia di acchiappare tutto il pubblico che c‘è in giro, giovani, signore, ottuagenari canterini che mercoledì 8 febbraio quando si esibiranno insieme Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano faranno la ola. Giovedì il super ospite è Peppino Di Capri, sabato sarà la volta di Gino Paoli.
Le co-conduttrici Chiara Ferragni (sul palco per la serata iniziale e quella finale), Francesca Fagnani, Paola Egonu, Chiara Francini promettono sorprese e comunque Sanremo offre spunti per migliaia di ore di televisione, dall’alba al tramonto, tutti i programmi si nutrono del festival. Mediaset torna a fare controprogrammazione dopo un armistizio di quasi vent’anni. C’è chi paventa una terribile vendetta di Pier Silvio Berlusconi perché dopo il rifiuto dell’amata Silvia Toffanin, chiamata a co-condurre il festival, Amadeus ha precisato di averglielo chiesto sempre gli anni precedenti, ma quest’anno no.
Fa tutto un po’ sorridere ma il risultato è che nella settimana festivaliera in tv chi cambierà canale troverà la compagnia di giro del Grande fratello, Le iene e il sabato Maria De Filippi con C’è posta per te, che veleggia sul 30% di share. "Da editori riteniamo un valore aggiunto fornire al pubblico un'alternativa di visione e assicurare ai telespettatori Mediaset tutti gli appuntamenti abituali senza pause” recitava il comunicato di Cologno Monzese. Meno male che è intervenuto Fiorello a spiegare la ragione. "E' una ritorsione", ha ironizzato a Viva Rai2. "La verità è che Pier Silvio Berlusconi, mesi fa, ha chiamato Amadeus per dirgli che voleva partecipare come Nuova Proposta. E gli ha mandato una canzone, intitolata A Silvia. Non è stata presa, è questo il motivo della controprogrammazione. Ma vi assicuro che Ama non ha paura: si è fatto tatuare sull'avambraccio e sul petto 'Mediaset nun te temo'".

L’offerta alternativa, ne è convinto Pippo Baudo,  farà un baffo agli spettatori fedeli: "Sanremo è la messa cantata che tutti gli italiani aspettano: il festival stravincerà lo stesso". Se lo dice lui, c’è da credergli.