Un esposto ai Revisori dei Conti del Comune di Sant’Antimo e al Prefetto di Napoli per denunciare l’approvazione dei progetti per il riutilizzo del beni confiscati alla Camorra in assenza dei relativi Studi di fattibilità tecnico-finanziaria. Ad annunciarlo sono le forze di opposizione del Consiglio comunale della cittadina napoletana.
“Parliamo di ben cinque progetti a valere sui fondi del Pnrr peraltro inseriti nel piano annuale delle opere pubbliche, atto fondamentale del Bilancio”, spiegano i consiglieri di minoranza.
“Non sappiamo se per negligenza o altro – dichiara Edoardo D’Antonio, Capogruppo di Nuova Sant’Antimo – ma è grave che nonostante i nostri rilievi la maggioranza non abbia esitato a procedere all’approvazione di questi documenti dimostrando l’assoluta carenza di una benché minima cultura della legalità e svilendo il significato stesso di una norma fondamentale per il contrasto alla criminalità organizzata”.
“Quello che evidentemente sfugge a questa maggioranza arrogante e incapace – conclude Edoardo D’Antonio – è che questa carenza documentale non potrà che rendere illegittimo l’intero piano delle opere pubbliche e con esso il bilancio comunale con tutte le conseguenze del caso sulle già disastrate casse del nostro Ente”.