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Scamakka, Lucca e altri talenti dall'Italia

Schamacca, Lucca e altri: un volo di talenti dall'Italia

Calcio

Continua il deflusso di giovani promettenti già negli ambienti minori delle Nazionali per altri campionati europei.

"E sono spariti tutti, e da qui sono spariti tutti. Non te ne accorgi, ma da qui sono spariti tutti Così Caparezza una volta ha cantato in "Goodbye Melancholy". Una parola perfetta per l'era del calcio italiano. Alcuni dei migliori giovani talenti emersi tra Serie A e Serie B la scorsa stagione hanno volato all'estero per l'estate. I potenziali membri della futura (e attuale) nazionale italiana fanno le valigie e se ne vanno. Dopo Donnarumma e Gnonto, con Verratti una grande migrazione costituisce i tre pilastri dell'Italia che esporta talenti oltre confine.

Addio a Udogiye, passato dall'Udinese al Tottenham con un trasferimento da 25 milioni di dollari dall'Udinese al Tottenham con un contratto quinquennale dal 2023 (addio per ora perché rimarrà in prestito all'Udinese per un altro anno). ordine cronologico. Prima Schamacca dal Sassuolo al West Ham, poi Lucca dal Pisa all'Ajax (primo giocatore italiano nella storia dei Lancieri) e Viti (da Empoli a Nizza). A seguire Casadei, i gioielli dell'Inter contesi dal Chelsea e dal francese in Costa Azzurra. d'oltralpe). Giocando con

 continuità, dimostrando valore, e per diventare un giocatore di prima fascia con la G maiuscola, il miglior giovane italiano è stato schiacciato dai media. Secondo statistiche e infinite domande sull'affidabilità ad alto livello. Con milioni di dollari in gioco, è conveniente anche per le aziende e le agenzie titolari di carte, ma la realtà è che i grandi club in Italia non impongono il possesso di carte. Quali aziende mancano da A?Fiducia e perseveranza. Qualità che invece hanno molti dei nostri giocatori non di serie A e qualità che i giocatori notano appena arrivano in una nuova destinazione. Il tecnico della Nazionale Roberto Mancini  al suo addio all'Italia Se la dici così ( "Così siamo cresciuti. È ancora primavera per i nostri 18 anni. Tutti suoneranno all'estero."). L'immagine è chiara e il problema è reale.

È difficile da immaginare, ma è reale. Nessuna squadra italiana ha il "coraggio" e la determinazione per scommettere su Schamacca, Lucca, Udoghier o Viti. Se le candidate sono Juve, Milan, Inter, Napoli, Roma e Lazio, questi club non valgono l'investimento miliardario a lungo termine. Sarebbe meglio andare a pescare all'estero che costruirsi un futuro calcistico in casa. Sarebbe meglio pagare meno ma rischiare un clamoroso fallimento o assumere un giocatore la cui carriera è già finita.

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