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Shoah, Liliana Segre inaugura il totem sul Binario 21 in Stazione Centrale: oggi l'anniversario del suo arrivo ad Auschwitz

"Sono tanti anni che, da noiosa come dice il mio sindaco, chiedo che in questo luogo ci sia, finalmente, un punto in cui si ricordino quelle centinaia di persone che non erano solo ebrei ma anche quelli che fecero 'scelta' coraggiosa di essere contro quel regime, pagando con la vita. Dentro di me c'è molta gratitudine per quello che riesco ad apprezzare prima di morire". E' commossa la senatrice a vita Liliana Segre, che finalmente - nell'anniversario del suo arrivo ad Auschwitz, il 6 gennaio del 1944 - è stata accontentata e può inaugurare il totem che indica dove si trova il Memoriale della Shoah, nei sotterranei della Stazione centrale. "E' un segnale importante che deve restare nella stazione di Milano, sono sicura che i viaggiatori passando davanti al totem avranno un pensiero perché siamo pochissimi rimasti a testimoniare, a a poter dire 'io c'ero' al Binario 21".


Il totem è una installazione informatica che trasmette indicazioni storiche e le indicazioni stradali sul Memoriale, con contenuti multimediali che spiegano che cosa è il Binario 21 e qual è la storia di Liliana Segre, partita proprio da qui a 13 anni. Nella sala Reale della Centrale ci sono le autorità ed è arrivato anche il console americano: "Incontrare il console mi fa pensare a quella parola 'libertà' che non va mai dimenticata perché fa parte di noi - aggiunge la senatrice a vita -. Quando un uomo, una donna, un bambino sono prigionieri per la colpa di essere nati, bisogna ricordare che gli americani ci hanno portato la libertà, e non andranno mai dimenticati quei ragazzi che buttavano cibo a noi prigionieri, e anche ai tedeschi, ridotti a miserabili. Questa per me è una giornata di grande dolore, come ogni anno. Ma dobbiamo tutti ricordare che ai grandi dolori c'è di solito una fine".

A ringraziarla per aver chiesto da anni di avere una segnaletica adeguata in Stazione per indirizzare i viaggiatori fino al Memoriale di piazza Safra (slargo di via Ferrante Aporti) c'è il ministro Gennaro Sangiuliano: "La memoria non deve essere mai fatto sterile e mera rievocazione del passato, deve essere antidoto perché non si ripetano fatti come quelli avvenuti in quel periodo. La storia è una cassetta degli attrezzi per interpretare la realtà e per prefigurare il futuro evitando gli errori passati. Coltiviamo la memoria nell'auspicio che la violenza venga per sempre espunta dalla politica e dall'agire umano".  


Come succede ultimamente il sindaco Beppe Sala e Liliana Segre si sono concessi una battuta reciproca. "E' un piacere essere qui con la senatrice a cui dico sempre 'sei una rompiscatole' ma questo è un bene perché grazie a lei le cose si fanno. Questo è uno dei luoghi più frequentati della città, il Binario21 è il simbolo per eccellenza dell'Olocausto a Milano, serve a spiegare che cosa è significato per migliaia di persone. E sono contento di come la città abbia partecipato al Giorno della Memoria, a partire dalle file al Memoriale. E il  futuro Museo nazionale della Resistenza sarà un luogo altrettanto importante: Milano vuole ricordare la memoria di chi è caduto per mano dei nazifascisti, di un passato disumano, vuole guardare al futuro costruire un domani migliore aiutando a far crescere giovani coscienti istruiti e consapevoli".  

"La stazione è il simbolo del dinamismo dei nostri giorni, un crocevia di culture, luogo che custodisce la storia - dice l'ad di Fs Luigi Ferraris - Abbiamo il dovere di non dimenticare, non dobbiamo permettere che l'indifferenza faccia ancora parte del nostro vivere quotidiano, in questa epoca segnata da conflitti e atrocità". Grande la soddisfazione di Roberto Jarach, presidente del Memoriale: "Per anni non è stato abbastanza conosciuto, oggi finalmente abbiamo uno strumento che in uno dei luoghi più trafficati della città serve a spiegare che cosa è il Binario 21. Fs ha anche accettato il progetto della vicepresidente Milena Santerini per garantire condizioni agevolate per i viaggi attraverso tutti della memoria e della storia della deportazione in Italia".