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Sotto una valanga per oltre 20 ore, si è salvato per l'effetto igloo: migliorano le condizioni di Carluccio Sartori

BOLZANO. Migliorano le condizioni di Carluccio Sartori, il 54enne di Rovigo che giovedì è stato travolto da una valanga per rimanere sotto la neve per oltre 20 ed essere estratto, incredibilmente, ancora vivo. Aveva un braccio fuori dalla valanga e, da quanto ricostruito, si sarebbe salvato per il cosiddetto ''effetto igloo''.  

I fatti ormai si conoscono: lo scialpinista era rimasto sepolto da una slavina mentre si trovava nella zona dell’Alpe di Fanes, in val Badia. A dare l’allarme era stata la figlia, 20enne giocatrice di calcio dell’Accademia Spal che ha spiegato di aver avvisato i soccorsi dopo che aveva visto che al padre non arrivavano i messaggi sul telefono e non rispondeva alle chiamate. Contattato il campeggio San Cassiano dove alloggiava con un camper, qui nessuno lo aveva visto rientrare e dunque sono cominciate le ricerche con il soccorso alpino impegnato tutta la notte.

Il mattino successivo è arrivata un’incredibile svolta quando l’uomo è stato localizzato dai tecnici dell’elicottero dell’Aiut Alpin. Nella zona si erano verificate diverse valanghe ma sorvolando una slavina è stato rilevato un segnale proveniente dal dispositivo Artva dell’uomo. Poi, una volta avvicinatisi i soccorritori hanno visto una mano sbucare dalla neve mentre il corpo dell'uomo era completamente coperto

 Gli operatori del soccorso alpino non potevano sperare di trovare una persona ancora viva dopo circa 20 ore passate dentro la neve con una temperatura esterna di -15 gradi. E invece rimossa la neve si sono accorti che Sartori era ancora vivo. Aveva una temperatura corporea di appena 23 gradi quasi sotto la soglia di sopravvivenza ma era stato salvato dalla stessa neve ghiacciata che lo aveva travolto. Questa si era compattata creando con il suo corpo una sorta di camera d'aria formatasi sotto la superficie della valanga. Il cosiddetto effetto igloo che gli ha permesso di continuare a respirare e mantenere una temperatura, seppur molto bassa, decisamente superiore sia all'ambiente esterno che a quello della neve. Un'effetto isolante che lo a protetto dal gelo della notte. 

Sartori era comunque al terzo e più grave stadio dell’ipotermia. Trasportato d'urgenza all'ospedale San Maurizio di Bolzano è stato ricoverato in terapia intensiva. Ma le sue condizioni sono gradualmente migliorate tanto da farlo dichiarare dai medici fuori pericolo fino a risvegliarlo dal coma farmacologico. Un vero e proprio miracolo.