Sport italiani, i ragazzi d'oro della domenica: Berrettini, Martinengi, farfalle Sophia: tre belle storie di sport e di vita
Sport italiani, Sunday Golden Boys: Berrettini, Martinengi, Sophia
Domenica Golden Boys. Tre blues dalla cineteca. Tre belle storie di sport e di vita. L'eroe dell'indimenticabile domenica dello sport.
È stata anche una giornata educativa in una certa misura, poiché ha sottolineato importanti valori educativi come il sacrificio e il dovere. Ecco i tre matador.
MATTEO BERRETTINI (tennis)
Il gigante romano 26enne (altezza 1,96, peso 85 kg) ha vinto per il secondo anno consecutivo lo storico bus sul prestigioso prato. La regina di Londra. Alla vigilia di Wimbledon.
Matteo è in ottima forma e ha vinto nove partite e due tornei. Ma non è questo l'aspetto (noto) che vogliamo sottolineare. Ci sono altre due cose: volontà (di riprendersi dall'infortunio) e raffinatezza. Per quanto riguarda la volontà, c'è poco da aggiungere. Ricorda la tenacia che ha dovuto affrontare durante i suoi tre mesi di vacanza.
Invece il gesto della raffinatezza e del saper vivere è l'ultima ora. Il punto: dopo la partita, il monumento della BBC Sue Baker, 66 anni, è venuto a intervistarlo . Al termine della registrazione, mentre camminava, Berrettini alzò il dito e disse: Presto andrò in pensione. Buona fortuna per il resto della tua vita. Congratulazioni. Parole sorprendentemente eleganti. La signora Sue, Matteo, se ne è andata ed è rimasta visibilmente colpita e soddisfatta, dicendo: "Ora sto per piangere".
Nicolò Martinengi (sport di nuoto)
giocatore di Varese ha regalato all'Italia il primo titolo mondiale nella storia dei 100 . La vittoria modale di Budapest. Con un record a lungo termine. Campione di Costanza e Umiltà, ha subito detto alla cerimonia di premiazione:
SOFIA RAFFAELI (Ginnastica Ritmica Sportiva)
E' una farfalla marchigiana. Lei ha solo 18 anni. Ha vinto una medaglia d'oro nel cerchio domenica scorsa a Tel Aviv. È la prima italiana a vincere il titolo di un singolo continente. Il titolo ricercato a spese di mille. Anche lei applaude. Per i risultati degli sport storici e la caparbietà dimostrata vincendoli.
