Dopo Federico Carboni,Antonio, il cui nome è fittizio, ottenne l'accesso al suicidio assistito. metodo giuridico italiano. Dal 2014 un tetraplegico marchigiano è il secondo italiano a poterlo fare. Come Federico Carboni, scomparso lo scorso giugno, è sostenuto dal Comitato Legale dell'Associazione Luca Coscioni. Un gruppo di esperti di Acheur Marche, un'autorità sanitaria regionale unica, ha fornito input mancanti sul farmaco e sul metodo di autosomministrazione. Questi erano due punti che mancavano dopo il referto medico e i relativi commenti presentati al Comitato Etico.
Stavo cercando di tornare in contatto con imiei cari e di poter essere con loro in questo casa fino all'ultimo minuto, con la notizia di oggi del farmaco e la conferma di come posso ottemperare.Ora sto iniziando tutti i preparativi per accelerare il suicidio assistito", ha detto Antonio.
Per accedere al suicidio assistito in Italia,Devono essere soddisfatte quattro condizioni stabilite dalla Corte Costituzionale nella sentenza Cappato-Antoniani in relazione al caso Dj Fabo: "Autonomamente e liberamente formata, Lo scopo del suicidio in una persona che è tenuta in vita da cure di sostegno vitale e soffre di una condizione medica irreversibile che è causa di sofferenza fisica o psichica, e la decisione consapevole, queste condizioni e modalità di esecuzione sono soggette all'etica che regola il Territorio. ottenuto il parere della Commissione, è costantemente oggetto di verifica da parte dell'Ente pubblico del Servizio Sanitario Nazionale.
«Questo ultimo atto dell'Asur Marche è sfociato in Senza procedurareato ex art. 580 del Codice Penale, si è conclusa la procedura prevista dal Consiglio perché Antonio potesse porre fine alle sue sofferenze quando lo desiderava". anni per il rispetto dei diritti. Filomena Galloaggiunge: Pertanto, come Associazione Luca Coshoni, continueremo a lottare per eliminare ogni discriminazione nei confronti dei malati nell'accesso al suicidio medico assistito."
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