Che sia perché li seguiate da anni, che sia perché qualcuno vi ha girato un video, che sia perché l'algoritmo ve li abbia proposti, fatto è che durante le elezioni appena passate è abbastanza improbabile che non vi sia capitato di vedere uno dei loro esilaranti spot elettorali. Esilaranti.
I video de Il Terzo Segreto di Satira parlano di politica, ma lo fanno in tono scanzonato, pur andando al centro delle questioni, affrontando i punti dolenti, che siano quelli di destra o di sinistra.
Dietro ci sono cinque amici, ed è Pietro Belfiore, uno di loro, a raccontarci il loro debutto e il loro successo: «Ci siamo conosciuti alla Scuole di cinema di Milano, e ci siamo trovati, per le nostre due passioni comuni: la comicità e la politica. Per dire, per noi Boris era una specie di Bibbia. E così siamo partiti con questo nostro progetto, nato in maniera completamente hobbistica. Il primo video l'abbiamo pubblicato nel 2011 su Youtube».
Allora non era come oggi, i social non erano così pervasivi, eppure i loro video diventavano virali. Il salto fu con Il favoloso mondo di Pisapie, un video montato per il ballottaggio tra Giuliano Pisapia e Letizia Moratti, che ha sfiorato il milione di visualizzazioni: il progetto, insomma, funzionava, aveva gambe.
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«Con il passare del tempo», continua Pietro Belfiore, «abbiamo visto che c'era interesse e abbiamo cominciato a collaborare con alcune emittenti televisive, con Piazza Pulita di Corrado Formigli, con Report quando c'era la Milena Gabanelli, con Aggratis, il programma condotto da Fabio Canino e Chiara Francini. A quel punto di siamo strutturati come una vera casa di produzione».
L'idea, infatti, era tenere comunque Il Terzo Segreto di Satira come un àmbito a sé, come una zona franca, qualcosa che si preservasse dal business, da logiche di introiti e pubblicità.
E così loro cinque - sempre comunque loro cinque - fondano la Ramaya Produzione, in onore a quella canzone del Pipppero del loro adorato Elio e Le Storie Tese. Ognuno di loro molla il lavoro che stava facendo (chi il montatore in Tv, chi l'operatore in teatro, chi l'assistente a qualche programma) e si buttano a capofitto nel loro progetto: iniziano a girare video aziendali e spot pubblicitari, fanno i video de Il milanese imbruttito e operano sempre iinsieme: in cinque scrivono i testi, in cinque girano le scene, in cinque montano.