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Terna, spunta l’alternativa per l’interramento dei cavi tra Barlassina e Seveso

Dell’interramento dei cavi elettrici di Terna tra Barlassina e Seveso si era parlato quasi nove mesi fa. Nel frattempo sull’operazione è sceso il silenzio: per questo oggi risulta particolarmente interessante la proposta, avanzata da una realtà del territorio, di un diverso tracciato per l’interramento dei cavi.

Il maxi progetto di Terna

È stato proprio per far conoscere alla popolazione quello che avverrà nei prossimi anni che a febbraio 2022 Terna aveva organizzato un incontro online: un’iniziativa che aveva visto la partecipazione di più di un centinaio di persone tra cittadini, rappresentanti delle istituzioni e addetti ai lavori. Sul tavolo, un maxi progetto da oltre 100 milioni di euro per la realizzazione, nei prossimi anni, di 12,6 km di linee di cavo interrato nella zona della Brianza Ovest (a fronte della demolizione dei 6,6 km attuali), oltre alla costruzione di due nuove stazioni elettriche nei comuni di Barlassina e Cesano Maderno. 5, in tutto, i comuni interessati: oltre ai già citati, anche anche Ceriano Laghetto e Cogliate.

Il piano presentato prevedeva di interrare i cavi tra Barlassina e Seveso seguendo il percorso di corso Milano e via Longoni, due strade intensamente frequentate dalla viabilità urbana. Da qui l’idea di un tracciato alternativo, ancora in attesa di una risposta da Terna.

Le perplessità

Trattandosi di due strade provinciali, infatti, l’intervento lungo corso Milano e via Longoni causerebbe senza dubbio a problemi di traffico. In più, nonostante le rassicurazioni fornite dai tecnici anche durante la riunione online, è indubbio che il tracciato previsto da Terna possa portare anche a interferenze con diversi sottoservizi (acquedotto, collettore fognario, linee telefoniche, metanodotto, rete elettrica).

La nuova proposta

La proposta alternativa modifica il tracciato per farlo passare lungo via Corradi, una strada campestre al confine tra i comuni di Barlassina e Seveso. Questa soluzione minimizzerebbe le interferenze con i sottoservizi, non impatterebbe negativamente sul traffico e sarebbe anche più economica. Essendo però via Corradi all’interno del territorio di competenza del Parco delle Groane, prima di procedere occorrerebbe l’autorizzazione dell’ente.

Terna, al momento, non ha ancora dato risposta ai Comuni: si attende di capire quale sarà il progetto definitivo anche per poter prevedere quanto impatterà su un territorio già pesantemente urbanizzato.