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Terremoto in Turchia, sono centinaia i morti

Almeno otto scosse di terremoto di forte entità hanno colpito nella notte la Turchia. Secondo le rilevazioni dell’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia, la maggiore è stata registrata alle 2,17 con magnitudo 7,9. Ne sono poi state avvertite altre 7 tutte comprese tra magnitudo 4,7 e magnitudo 5,6. La zona è nel sud della Turchia, non lontano dal confine con la Siria. 

Secondo i dati dell'Ingv e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep.

Sarebbero almeno 150 le vittime fra Turchia e Siria. Ci sarebbero però ancora molte persone sotto le macerie. Centinaia  i feriti in entrambi i paesi. La scossa è stata avvertita a Cipro, in Libano e in Palestina. La Turchia si trova in una zona altamente sismica. Nel 1999 furono 17mila i morti per un terremoto.

In un primo momento era scattato un allarme tsunami in Italia dopo le scosse di terremoto in Turchia. Le prime registrazioni hanno fatto però rilevare un’ipotesi di altezza delle onde non superiore ai 15-20 centimetri. A scopo cautelativo Ferrovie dello Sato ha deciso comunque di fermare la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto su Twitter un messaggio alle autorità e al popolo turco: «Sono vicino al popolo turco colpito da un violento terremoto che ha provocato moltissime vittime. Non mancherà l’aiuto dell’Italia. Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma».