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Troppi sfratti, gli attivisti incontrano Segnana e Gerosa: “L’emergenza abitativa non può essere scaricata solo sulle persone colpite”

Gli attivisti dello “Sportello Casa per tutti” hanno incontrato l’assessora provinciale alla Salute e alle politiche sociali, Stefania Segnana; la presidente di Itea Francesca Gerosa; il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti e la dirigente del Servizio politiche della Casa Antonella Rovri

TRENTO. Dopo le proteste in piazza l’assessora provinciale alla Salute e alle politiche sociali, Stefania Segnana, ha incontrato gli attivisti dello “Sportello Casa per tutti”. All’incontro erano presenti anche la presidente di Itea Francesca Gerosa, il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti e la dirigente del Servizio politiche della Casa Antonella Rovri.

“Da parte dell’assessora e dei dirigenti – riportano gli attivisti – vi è stata la disponibilità a prendere in esame tutti i casi che segnaleremo e che riguardano nuclei familiari che si trovano senza un alloggio o sono sotto sfratto”. Come dimostrano i dati, e sostengono gli attivisti, in Trentino è in corso un’emergenza abitativa: “Non solo per il tipo di situazioni, per i dati del fenomeno, per le denunce da più parti sollevate, ma perché crediamo che il tema richieda un approccio complessivo e sistemico da parte di tutte le istituzioni che lo intrecciano, unito alla riflessione e all’azione dell’intera società trentina”.

Per lo Sportello Casa per tutti ogni singola situazione di disagio abitativo o di mancanza di alloggio richiede una pluralità di approcci, mentre la risoluzione della problematica generale riguarda il piano delle decisioni politiche provinciali, comunali e di Comunità di valle. Inoltre, sempre secondo gli attivisti, è necessario coinvolge un ente centrale come Itea, ma anche i servizi sociali, il privato sociale, la Curia, le categorie economiche, il volontariato, le organizzazioni sindacali e l’autorganizzazione dal basso.

Da qui la richiesta di avviare “una riflessione collettiva e pubblica” partendo dal testo (in allegato nella forma integrale) presentato dagli attivisti: “Il nostro punto di vista è quello ‘dal basso’ e nasce dalle persone che hanno preso la parola nelle assemblee e nei presidi”. In particolare dallo Sportello Casa per tutti si sottolinea che “quella abitativa è un’emergenza che non può essere scaricata solo sulle persone colpite e neppure su una singola istituzione o ente” e che perciò richiede soluzioni complesse e articolate su più livelli.