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Ubriaco deruba due ragazze mentre rientrano a casa, pugno in faccia a vittima

Cronaca

L'uomo, 33 anni, con alle spalle numerosi precedenti, dopo essere stato scarcerato è stato accompagnato dalla polizia al centro rimpatri

Una lunga lista di precedenti iniziata nel 2017 con un provvedimento di espulsione continuata negli anni con rapine, furto di corrente elettrica e una violenta aggressione ai danni di due ragazze a Monza la sera dello scorso 7 aprile 2019. Adesso, uscito dal carcere dopo aver scontato la pena per quest'ultimo episodio, ha trovato nuovamente la polizia che nella giornata di martedì 6 dicembre su disposizione del questore lo ha accopagnato al CPR di Torino.

L'uomo, 33 anni, cittadino tunisino, irregolare dal 2017 era già stato destinatario di un provvedimento di espulsione da parte del prefetto di Milano nel 2018 al quale non aveva mai ottemperato, aveva a suo carico diversi precedenti penali per rapine fra il 2018 e il 2019 e nel 2019 era stato arrestato dai carabinieri di Varedo poichè nel corso di un servizio volto allo sgombero di un’area abbandonata sita a Bovisio Masciago, era stato identificato insieme ad altri soggetti che, dopo aver danneggiato un contatore elettrico, si allacciavano abusivamente alla rete elettrica. Una volta in caserma poi aveva cercato di darsi alla fuga opponendo resistenza e per questo era stato anche denunciato.

La rapina di notte a due ragazze con un pugno

Nella nottata del 7 aprile 2019 era stato fermato come indiziato del delitto di rapina e porto abusivo di armi da personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura di Monza dopo che, ubriaco, aveva avvicinato due ragazze che rientravano a casa dopo una serata trascorsa fuori. Si è impossessato del telefono di una delle due e ha sferrato un pugno alla vittima mentre tentata di inseguirlo. I poliziotti, grazie alla descrizione delle due ragazze, lo hanno rintracciato poco dopo nei pressi della stazione in possesso di un cacciavite e una tronchesina. 

Scarcerato dopo aver espiato la pena è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza, ai fini dell’adozione del provvedimento amministrativo con il quale il questore, Marco Odorisio, ne ha disposto il trattenimento presso il CPR di Torino.