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Ucraina, il caso del sottomarino chiesto da Kiev a Berlino

Russia Nuclear Drills

Peskov replica: "La situazione è un vicolo cieco, perché, ancora una volta, questo porta a un'escalation significativa"

Tensioni internazionali sull’invio di armi e munizioni all’Ucraina. “L’Ucraina chiede sempre più nuove armi e l’Occidente sta incoraggiando queste richieste, giurando di essere pronto a fornire armi”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando con i giornalisti, come riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “La situazione è un vicolo cieco, perché, ancora una volta, questo porta a un’escalation significativa, al fatto che sempre più Paesi sono direttamente coinvolti”, ha proseguito Peskov, aggiungendo però che l’invio di armi non può cambiare il corso degli eventi e che l’operazione militare speciale continuerà. 

Il commento di Peskov arriva dopo che il viceministro degli Esteri ucraino, Andriy Melnyk, ha invitato in un tweet la Germania a inviare al suo Paese un sottomarino. Lo riporta il Guardian. “La Germania (ThyssenKrupp) produce uno dei migliori sottomarini al mondo, l’Hdw Classe 212A. La Bundeswehr ha 6 U-boot di questo tipo. Perché non inviarne uno all’Ucraina? Così cacceremo la Russia dal Mar Nero”, si legge nel tweet.

Dear German friends, a comment on🇩🇪SUBMARINES. It is not wishful thinking, but my PERSONAL experience. As consul-general in Hamburg, I was on board U 212A at marine base Eckernförde in 2008. Really huge! One admiral told me: you just need ONE sub to keep🇷🇺Black Sea fleet in check pic.twitter.com/rwI8xUS3Rp

— Andrij Melnyk (@MelnykAndrij) January 29, 2023

Clima teso a Berlino

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sarebbe particolarmente irritato nei confronti della ministra degli Esteri, Annalena Baerbock. Lo sostiene Bild, citando una fonte vicina al governo tedesco. In particolare, Scholz sarebbe rimasto infastidito dalla frase di Baerbock “siamo in guerra contro la Russia”, pronunciata la settimana scorsa dalla ministra durante il suo intervento al Consiglio d’Europa. Parole che sarebbero state giudicate da Berlino come un’esplicita contraddizione rispetto alla politica del governo sulla guerra in Ucraina. “Gli errori di Baerbock sono registrati con precisione in Cancelleria”, ha detto la fonte a Bild, aggiungendo che la crisi è molto profonda e che il rapporto tra Scholz e Baerbock è particolarmente teso.

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