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Ucraina, Putin: “Pronte misure contro price-cap”

Il Presidente russo Vladimir Putin in videoconferenza da Mosca

Il presidente russo: "Accordo su Ucraina è inevitabile ma l'Occidente l'ha trasformata in una colonia"

La Russia sta valutando il taglio della produzione di petrolio come misura in risposta all’introduzione del price cap. A dirlo è Vladimir Putin parlando in una conferenza stampa in cui ha sottolineato quale sarà la reazione di Mosca ad un eventuale tetto al prezzo: “L’ho già detto, semplicemente non venderemo a quei Paesi che prendono tali decisioni. Penseremo, forse anche al possibile”, “se necessario, taglio alla produzione”, ha tuonato Putin.

Il Presidente russo Vladimir Putin in videoconferenza da Mosca

Il Presidente russo Vladimir Putin in videoconferenza da Mosca

Accordo su Ucraina inevitabile

Il leader del Cremlino, nonostante il conflitto continui senza sostanziali passi indietro, ha ammesso che un accordo sull’Ucraina è inevitabile. “Alla fine si dovrà raggiungere un accordo”, ha dichiarato Putin che ha poi continuato: “Ho detto più volte che siamo pronti per questi accordi, siamo aperti, ma ci fa riflettere il fatto di pensare con chi abbiamo a che fare”.

Occidente ha trasformato Ucraina in una colonia

Il presidente russo è poi tornato a parlare dell’Occidente affermando che ha trasformato l’Ucraina “in una colonia e ora usa cinicamente il popolo ucraino come carne da macello”, “contro la Russia”. Le parole di Putin sono arrivate in un videomessaggio ai partecipanti alla riunione dei capi dei dipartimenti della difesa degli Stati membri dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai (Sco) e della Comunità degli Stati indipendenti (Csi). “Per un certo numero di anni, l’Occidente ha spudoratamente sottratto e sfruttato le sue risorse (dell’Ucraina ndr)”, ha aggiunto Putin, “ha incoraggiato il genocidio e il terrore nel Donbass”. I Paesi occidentali che continuano a “fornire all’Ucraina armi e munizioni, inviando mercenari” non fanno altro che “spingerla su un percorso suicida”, ha detto il leader russo.

Usa-Russia, possibili nuovi scambi di prigionieri

Dopo lo scambio tra Russia e Stati Uniti Bout-Griner, che ha visto la cestista americana rientrare in patria dopo il rilascio da parte di Washington del trafficante d’armi Viktor Bout, Putin ha ammsso che “sono possibili altri scambi (di prigionieri ndr), tutto è possibile”. Quello di ieri “è il risultato di negoziati e una ricerca di compromessi”, ha aggiunto Putin, “in questo caso sono stati trovati compromessi, non ci rifiutiamo di continuare questo lavoro in futuro”.

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